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01 Settembre 2020

Drssa Afrodita Alexe

Nella cura complementare dell’insonnia ed altri disturbi del sonno un ruolo importante lo coprono i cosiddetti adattogeni ovvero rimedi atti ad aumentare la resistenza dell’organismo all’azione deleteria indotta dai fattori stressogeni, coprendo tutta la vasta area del benessere psico-fisico.

Le piante medicinali più conosciute ed utilizzate sin dai tempi antichi come adattogeni sono il ginseng, la rodiola, la griffonia, l’iperico, la withania, l’eleuterococco e la lista continua, classificandole in 2 grandi gruppi in funzione dell’azione adattogena principale: stimolante ed energizzante oppure calmante ed equilibrante delle esternazioni psico-fisiche.

Più dell’80% delle persone affette da insonnia, difficoltà di addormentarsi o ripetuti risvegli notturni riferisce di soffrire gli effetti di uno stato di stress psico-fisico intenso e costante: ritmi di lavoro e di vita sociale con stretto margine di riposo, alimentazione e stile di vita inadeguati, eventi negativi nella sfera emotiva personale, status psicologico fragile e pre-esistenza di disturbi neurologici (depressione, ansia, attacchi di panico ecc).

L’integrazione nelle cure con uno o più degli adattogeni, scelti in base al profilo individuale insieme allo specialista, aiuterà a diminuire e controllare gli effetti degli stressogeni, e indirettamente anche a riposare bene migliorando la qualità del sonno.

La Withania somnifera: cos’è, quali sono le sue proprietà, cenni di farmacognosia, indicazioni e precauzioni d’uso, gli integratori alimentari in farmacia

Descrizione e proprietà

La Withania somnifera ( Ashwagandha; ginseng indiano, ciliegia d’inverno; fam Solanaceae) è una pianta perenne legnosa, di forma simile ad un arbusto, suffrutice, originaria dell’India e Medio-Oriente (tutte le zone secche e semi-arride), dell’Africa e del bacino mediterraneo (Grecia, Sicilia, Sardegna, Spagna).

Delle 23 specie identificate ad oggi, solo la W. somnifera ha dimostrato di avere proprietà fitoterapiche; dalla pianta si utilizzano le radici e meno frequentemente le foglie e i frutti.

La Withania è utilizzata sin dai tempi antichi: nella medicina ayurvedica è presente da oltre 3000 anni ed ancora oggi trova impiego nelle terapie farmacologiche complementari come:

Cosa contiene la withania? Cenni di farmacognosia e farmacologia

I principi attivi della radice e delle foglie di withania sono principalmente:

  • gli alcaloidi quali witanina, scopolamina, somniferina, isopelletierina, anaferina
  • i lattoni steroidei quali witanolidi e witaferine
  • altri complessi gluco-sterolici (sitoindosidi )
  • tannini, flavonoidi, colina, beta-sitosterolo, minerali – ferro

L’attività fitoterapica è stata attribuita dagli studi scientifici per di più ai 2 witanolidi principali, witaferina A e witanolide D, estratti in concentrazioni che variano in funzione alla parte della pianta utilizzata (le radici ne hanno di più rispetto alle foglie ed ancora alle bacche).

L’azione adattogena della withania sembra essere dovuta ad un effetto di inibizione della up-regulation dei recettori dopaminergici nel corpo striato del sistema nervoso centrale (probabilmente per blocco selettivo del collegamento tra il neurotrasmettitore e il suo recettore); inoltre dimostra effetti nootropici probabilmente dovuti ad incremento dell’attività colinergica.

L’effetto immuno-modulatore invece sembra essere correlato alla capacità di indurre la sintesi di monossido di azoto da parte dei macrofagi.

In tempi moderni, vari studi scientifici hanno messo in luce l’azione anti-tumorale della witaferina A, che ha dimostrato capacità inibitorie sulla proliferazione cellulare e in particolare sulla sintesi nucleica e proteica, con effetti citotossici.

Infine, è stato valutato l’effetto antinfiammatorio che sembra essere dovuto principalmente al meccanismo d’inibizione delle cicloossigenasi.

 Precauzioni e controindicazioni d’uso della withania

Data la potenziale azione sedativa e gli effetti a livello centrale, l’assunzione di estratto di ashwagandha può avere interazioni farmacologiche e condurre ad effetti avversi con diversi farmaci, tra cui ipnogeni, sedativi centrali, barbiturici, antipsicotici, antidepressivi triciclici, anticonvulsivanti; se ne sconsiglia l’uso in concomitanza con farmaci deprimenti il sistema nervoso centrale.

Controindicato anche in gravidanza, per possibili effetti abortivi; non esistono in letteratura dati oggettivi riguardo la sicurezza nell’uso durante allattamento.

Nel reparto Nutrizione ed integrazione della farmacia Pelizzo a Udine troverete le soluzioni più adatte a tutti i problemi e disturbi che si possono presentare in forma acuta oppure cronica, soluzioni che coinvolgono le marche di integratori alimentari e nutrizionali più all’avanguardia sul mercato: Solgar, Metagenics, LongLife, Aboca, OmniBiotic; inoltre potete chiedere la consulenza personalizzata per avere indicazioni più precise e dettagliate per la cura e controllo dei vari disturbi del sonno e per l’utilizzo sicuro degli integratori nutrizionali ed alimentari come terapia complementare dell’insonnia e problemi correlati.

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Fonte

  • old.iss – istituto superiore della sanità
  • pianetachimica.it
  • msdmanuals.com
  • infoerbe.it