agg. 11/02/2025
drssa Afrodita Alexe
SISTEMA NERVOSO E MICROBIOTA INTESTINALE: QUALI SONO LE CORRELAZIONI?
E’ stato ampiamente dimostrato che la buona funzionalità dell’apparato gastro-intestinale ed il mantenimento di un sano e florido corredo microbico (– il microbiota –) intestinale è sinonimo di salute e benessere psico-fisico generale: l’intestino è stato ribattezzato dagli scienziati ‘’il secondo cervello’’, per la capacità di influire profondamente la buona funzionalità del sistema nervoso centrale e periferico, con coinvolgimento dei sistemi endocrino, immunologico, metabolico.
La ricerca scientifica già da tempo ha evidenziato l'interconnessione dinamica e bidirezionale tra il sistema nervoso (centrale e periferico) e l'intestino, dandole il nome di
ASSE INTESTINO-CERVELLO - GUT-BRAIN AXIS, GBA:
una linea di comunicazione diretta e continua tra i due sistemi, che collega i centri della sfera cognitiva ed emozionale, endocrina, immunologica, umorale.
Questa complessa rete di collegamenti e scambi di ‘’informazioni’’ biochimiche è ancora oggetto di intensa ricerca da parte della comunità scientifica: ad oggi, si è dimostrato con certezza il coinvolgimento delle grandi vie neuronali (come il nervo vago – il decimo nervo cranico - che si è svelato quale la via diretta e più veloce di connessione tra il cervello e l’intestino) che giocano un ruolo di ‘’linea diretta'' tra la corteccia e la rete nervosa enterica ( la prima interfaccia di scambio ‘’informatico’’ tra il nostro corpo e il microbiota intestinale).
L'ASSE INTESTINO-CERVELLO, GBA: come funziona?
Più in dettaglio, questa rete di comunicazione – la GBA – è formata da linee dirette di connessione che collegano
-- il sistema nervoso centrale (SNC),
-- il midollo spinale,
-- il sistema nervoso autonomo (o periferico: consente al nostro corpo di svolgere le funzioni di base),
-- la rete nervosa enterica
-- l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA: hypothalamic-pituitary-adrenal axis).
- il sistema nervoso autonomo (con i suoi 2 rami, simpatico e parasimpatico):
- conduce i segnali di andata verso il SNC, ovvero i segnali afferenti partiti dal limbo intestinale e veicolati tramite le vie nervose enterica, spinale e vaga;
- conduce altresì i segnali di ritorno verso il limbo intestinale ovvero i segnali efferenti partiti dal SNC verso la rete neuronale enterica.
- l’asse ipotalamo-ipofisi-surrenale, la HPA:
- considerata la rete di ‘’scambio’’ più importante nella coordinazione e modulazione della risposta del nostro organismo agli agenti nocivi e stressogeni di ogni tipo, questa asse fa parte di una zona cruciale del sistema nervoso, detta ‘’sistema limbico’’ e di essenziale importanza nelle funzioni della memoria, cognitive, emotive.
- viene attivata sotto stimolazione stressogena (la presenza di fattori di stress ambientali o l’aumentata produzione endogena di molecole ad azione proinfiammatoria come le citochine), con conseguente elaborazione e rilascio del CRF (corticotropin-releasing-factor) nell’ipotalamo e stimolazione della secrezione di ACTH nella ghiandola pituitaria, che hanno come risultato finale l’aumento della secrezione di cortisolo (l’’ormone dello stress’’) nelle ghiandole surrenali.
- le due linee principali di comunicazione (neurale ed ormonale) confluiscono e collaborano per garantire al SNC di mediare e controllare la corretta funzionalità dell’intestino e più precisamente l’integrità funzionale delle cellule intestinali (cellule immunitarie, cellule epiteliali, cellule del muscolo liscio intestinale, cellule interstiziali di Cajal, cellule enterocromaffine).
- la biovita e la funzionalità delle cellule intestinali sono sotto controllo del microbiota intestinale, il cui ruolo fondamentale nella conduzione GBA è stato ampiamente dimostrato dalla ricerca scientifica.
IL MICROBIOTA INTESTINALE E LA GBA
Anche se la composizione del microbiota intestinale è distinta ed individuale per ognuno di noi, è stato possibile stilare un profilo microbiologico comune per la specie umana, dal punto di vista della tipologia di microorganismi e loro distribuzione nel tratto gastro-intestinale (in riferimento ad un adulto sano che consegue un’alimentazione sana e bilanciata insieme ad uno stile di vita adeguato).
I due tipi predominanti di specie batteriche residente nell’intestino umano sono i Firmicutes (di cui lattobacilli e cocchi) ed i Bacteroides, costituendo più di 2 terzi del microbiota ed esplicando funzioni metaboliche e fisiologiche che garantiscono l’omeostasia dell’organismo ospite vita natural durante.
L’influenza del microbiota sulla GBA si spiega per molteplici meccanismi:
- uno di questi coinvolge i metaboliti batterici (come i lipopolisaccaridi e gli acidi grassi a catena corta - SCFA, di cui l’acido butirrico), che presentano proprietà neuroattive;
- un altro si basa sull’uso degli stessi neurotrasmettitori utilizzati a livello centrale (GABA, acetilcolina, serotonina, dopamina, noradrenalina), con effetto diretto di modulazione della loro produzione e secrezione in tutto il corpo.
Più in dettaglio, l’effetto del microbiota intestinale si esplica in 2 direzioni:
1. dall’intestino verso il cervello
- produzione, secrezione e distribuzione dei neurotrasmettitori e fattori neurotrofici
- mantenimento dell’integrità dell’epitelio intestinale
- modulazione della responsività nervosa intestinale
- regolazione dell’attività immunologica a livello della mucosa intestinale
2. dal cervello verso l’intestino: attivazione dei meccanismi di ripristino e ricostituzione, in risposta a segnali e stimoli derivanti da processi degradativi e di infiammazione come
- alterazioni della produzione di muco e biofilm in superficie della mucosa intestinale
- alterazioni della motilità intestinale
- alterazioni della permeabilità intestinale
- alterazioni della risposta immunologica in sede intestinale
Molte di queste interazioni ed effetti a livello del lume e della mucosa intestinale sembrano essere specie-specifiche: ogni specie batterica svolge certe funzioni metaboliche comportando risposte specifiche in distretti-target dell’organismo umano.
La ricerca ha evidenziato come le persone affette da alcuni disturbi a livello centrale ( le malattie croniche neurodegenerative, l’ansia, la depressione, l’insonnia cronica) presentano anche un significativo squilibrio del microbiota intestinale: numerosi studi clinici dimostrano che riequilibrando il corredo microbico dell'intestino (con l’uso di probiotici scelti e l’intervento di correzione del regime alimentare) si ha un effetto benefico diretto nel controllo e prevenzione di questi disturbi; ampiamente dimostrato con studi clinici e farmacologici sulla malattia Alzheimer, nella demenza vascolare precoce, nello stato depressivo cronico.
Uno degli esempi della pratica clinica riguarda il gruppo dei disturbi funzionali gastro-intestinali ed in particolare la IBS (Sindrome dell’Intestino Irritabile), oggi considerata proprio un disturbo dell’asse microbiota intestinale - cervello (GBA).
Un altro esempio di applicazione in pratica clinica è costituito dai percorsi di cura e controllo della sindrome metabolica e alterazioni patologiche del metabolismo (diabete, obesità e sovrappeso, disfunzioni ormonali), percorsi stillati partendo dalla rivisitazione integrale del regime alimentare ed associando alla terapia farmacologica le cure complementari con integratori alimentari e nutrizionali di probiotici, prebiotici, enzimi e fattori di conversione metabolica scelti dallo specialista per ogni fabbisogno individuale.
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fonte essenziale
msd.manuals.com
researchgate.net
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
microbioma.com