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29 Ottobre 2024

Drssa Afrodita Alexe

Come si definisce l’eczema cronico delle mani?

L’eczema – o dermatite - delle mani rappresenta una condizione patologica cutanea delle mani e dei polsi caratterizzata da un’alterazione morfo-funzionale ed infiammatoria dell’epidermide e del derma; ha eziologia multifattoriale, si manifesta con diversi sottotipi e presenta un alto rischio di recidiva e di cronicizzazione.

L’eczema delle mani - HE, Hand Eczema - in forma acuta e subacuta è una dermatite localizzata a livello dei palmi, dita, spazi interdigitali, polsi; i sintomi e segni regrediscono e si risolvono in un arco di tempo ragionevole (meno di 3 mesi), senza sequele e senza ulteriori ricadute.

L’eczema cronico delle mani (CHE, Chronic Hand Eczema) - o dermatite cronica delle mani - si definisce come l’eczema delle mani che perdura per almeno 3 mesi o si ripresenta più di 2 volte nell’arco di 1 anno.

Si stima che più del 9% delle persone che hanno sofferto di eczema acuto delle mani va incontro alle recidive, nell’arco di un anno dalla prima manifestazione della malattia.

 L’eczema cronico delle mani si presenta come una patologia dermatologica delle mani caratterizzata da uno stato di infiammazione ed irritazione cutanea, persistente e ricorrente; si può manifestare in modo variabile, sia come intensità che durata dei sintomi e segni e può avere un impatto significativo sulla qualità di vita personale e professionale di chi ne è soggetto.

Le statistiche parlano di numeri molto alti: dal 10 al 20% della popolazione in tutto il mondo ne soffre correntemente; in Italia, un meta-studio multicentrico trasversale del 2015 ha riportato circa 1 milione di persone affette da eczema delle mani in varie forme; di queste persone, più dell’83% con eczema cronico, più del 20% con forme severe e di questi una percentuale significativa non rispondente ai trattamenti topici classici (corticosteroidi).

 

Quali sono le cause dell’eczema cronico delle mani?

La dermatite cronica - l’eczema cronico – delle mani presenta eziologia multifattoriale: è una patologia dermatologica da contatto, molto comune nelle persone che per lavoro sono esposti a sostanze irritanti od allergizzanti (detersivi e saponi, agenti chimici corrosivi e caustici, solventi e vernici, gomme e metalli pesanti, …) ed al contatto costante con l’acqua e l’umidità.

Tra i fattori principali di rischio si contano

  • l’esposizione professionale (più colpite le persone che lavorano nell’industria alimentare, edilizia, sanitaria, chimica; nell’ambiente socio-sanitario; una percentuale significativa la copre l’ambiente domiciliare)
  • la predisposizione genetica (le alterazioni congenite della barriera cutanea, la fragilità della pelle, la storia familiare di dermatite atopica od altre allergie da contatto)
  • la alterata funzionalità dell’apparato cutaneo (patologie preesistenti come il diabete, immuno-depressione, condizioni di fragilità in essere della pelle come le ustioni o esiti cicatriziali estesi ecc)

 

Quali sono le caratteristiche della dermatite cronica delle mani?

L'eczema cronico delle mani rappresenta una delle più comuni patologie in dermatologia e nell’ambito lavorativo, con rischio di recidiva entro l’anno dall’esordio di circa 9%.

La CHE può insorgere a qualsiasi età: circa il 35% delle persone affette ne confermano l’esordio prima dei 20 anni di età.

Le donne sembrano esserne più colpite degli uomini: 35% verso il 27% e circa un quarto di tutti i casi presentano segni clinici e sintomi importanti e severi ( Christoffers WA, et al. Cochrane Database Syst Rev. 2019 ).

 Un’altra caratteristica importante è la correlazione temporale: circa 2 terzi delle persone che hanno sofferto di dermatite in età pediatrica, vanno incontro a recidive e cronicizzazione in età adulta.

L’alterazione della funzione di barriera cutanea comporta elevato rischio di sovra-infezione batterica da Stafilococci (S.aureus) e micotica delle lesioni aperte (fessure, ragadi, escoriazioni).

In più, tra l’insorgenza e sviluppo dell’eczema (sia la forma acuta che soprattutto cronica) ed il microbiota cutaneo esiste una correlazione diretta e reciproca causa-effetto: l’alterazione della microflora cutanea è un fattore di rischio molto alto per la comparsa della dermatite e viceversa, l’eczema cronico delle mani comporta un deficit consistente di microbiota cutaneo con ripercussioni ulteriori sulla funzione di barriera della pelle.

La CHE può avere un impatto severo sulla qualità di vita e sull’attività lavorativa delle persone che ne soffrono: più del 30% delle quali si vedono costrette a optare per radicali cambiamenti nell’ambito professionale e personale, con importanti ripercussioni di grado socio-sanitario-economico.

 

Quali sono i segni clinici e sintomi dell’eczema cronico delle mani?

L’eczema – dermatite – cronico delle mani è un particolare processo patologico infiammatorio che può interessare l’intera mano e/o polso oppure essere localizzato a livello delle dita, del dorso delle mani, gli spazi interdigitali ecc.

I segni clinici come lesioni primarie (esordio di CHE) sono

La forma cronica dell'eczema delle mani comporta lesioni secondarie le quali

Spesso le lesioni sono soggette a sovra-infezioni batteriche ( la più comune è l’infezione da S.aureus) o micotiche; che a loro volta peggiorano il quadro clinico causando altre pustole e croste pruriginose e/o dolorose.

Il sintomo presente in tutte le manifestazioni è il prurito; associato comunemente al dolore (localizzato per lesione od esteso).

 

Quanti tipi di eczema cronico delle mani ci sono?

L’eczema cronico delle mani presenta 3 gradi di severità (lieve, moderata e grave) , in base a

-- la presenza ed entità di 7 sintomi (eritema, desquamazione, lichenificazione, numero e dimensione di vescicole , edema, ragadi, prurito),

-- l’estensione delle lesioni ( dal 10% al 30% dell’intera superficie delle mani) .

Secondo le Linee-Guida europee 2022 per la gestione delle dermatiti, l’eczema cronico delle mani si classifica in base all’eziologia e manifestazioni in 2 gruppi principali, ognuno con 4 sottotipi:

  • in base all’eziologia
    • dermatite irritativa da contatto – la forma più comune (più del 45%), è un eczema delle mani dovuta a contatto diretto (documentato e comprovato) con sostanze irritanti
    • eczema atopico delle mani – in caso di documentata dermatite atopica pregressa
    • dermatite allergica da contatto – in caso di esposizione a sostanze allergizzanti, con reazione cutanea confermata da patch-test e analisi del sangue per le IgE
    • orticaria da contatto – in caso di esposizione a proteine allergizzanti con reazione cutanea confermata da prick test
  • in base alla manifestazione clinica
    •  ipercheratosi palmare – più comune negli uomini, un suo fattore di rischio può essere l’abitudine al fumo
    •  eczema vescicolare ricorrente acuto – è considerata trasversale e alla base della tendenza alla cronicizzazione
    •  eczema nummulare – caratterizzata da lesioni vescicolose circolari ( ‘’a moneta’’) presenti soprattutto sul dorso delle mani, è spesso associata alla dermatite allergica da contatto
    •  pulpite (eczema delle punte delle dita) – molto spesso causata da contatto diretto con agenti irritanti od allergizzanti, ma anche in relazione diretta con la dermatite atopica e quella allergica

Uno dei punti chiave nello sviluppo di tutti i tipi di eczema da contatto consiste nell’alterazione della risposta immunologica della cute, che avviene in seguito a: 

  • la penetrazione ed accumulo di allergeni, irritanti, tossine attraverso la barriera cutanea negli strati inferiori della pelle
  • il rilascio da parte dei cheratinociti di sostanze ad azione proinfiammatoria (citochine)
  • l’attivazione anomala delle cellule deputate alle difese immunitarie (mastociti, linfociti, neutrofili, cellule dendritiche, macrofagi)

Per tutte le categorie di eczemi, il quadro della fisiopatologia è comune; in realtà le cause e le manifestazioni sono convergenti e trasversali per tutti i tipi.

 

Come si esegue la diagnosi dell'eczema cronico delle mani?

Per la diagnosi primaria dell’eczema cronico delle mani e la differenziazione da altre patologie, lo specialista curante ha a disposizione precisi criteri e strumenti di valutazione:

  • anamnesi accurata
    • storia personale e familiare di allergie ed intolleranze, marcia atopica, dermatiti e dermatosi
    • profilo di rischio nell’ambito lavorativo e domiciliare
    • esordio e durata della manifestazione eczematiforme
    • esame clinico (distribuzione, morfologia, severità della manifestazione clinica)
  • test allergologici di esclusione
    • patch test per eczema allergico (i test epicutanei sono l’intervento di prima scelta per individuare le allergie da contatto)
    • prick test e analisi delle IgE per individuare l’iper-reazione da contatto con le componenti proteine
  • test di microbiologia – per individuare ed escludere infezioni batteriche, virali (herpes simplex), da acari (scabia)

Oltre all’analisi di base, per approfondire lo specialista può richiedere di effettuare una biopsia cutanea, analisi del sangue avanzate ed altri esami strumentali.

 

Il trattamento e la prevenzione delle ricadute dell’eczema cronico delle mani

Il trattamento dell'eczema cronico delle mani ha come obiettivi

  • ridurre l'infiammazione,
  • alleviare il prurito,
  • prevenire le recidive,
  • migliorare la condizione della pelle.

La scelta del trattamento dipende dal grado e gravità della patologia, dall’eventuale presenza di patologie pregresse e dalla risposta individuale.

Il trattamento di prima scelta è rappresentato dai corticosteroidi topici di classe 1-4 (idrocortisone, betametasone, dessametasone, mometasone ecc) , da utilizzare in fase acuta e subacuta e per un periodo ridotto di tempo per non provocare iper-sensibilizzazione e iper-fragilità cutanea.

Insieme ai cortisonici si usano creme, unguenti, emulsioni, balsami ad azione emolliente nutriente ed idratante, lenitivi e disarrossanti; con attenta scelta ai saponi utilizzati per il lavaggio delle mani e del corpo.

L’idratazione quotidiana della pelle - partendo dalla detersione con detergenti morbidi sapone-non-sapone e continuando con l’applicazione sulle mani di emulsioni, creme, balsami in formule ipoallergeniche - è fondamentale per il mantenimento dei risultati ottenuti con i trattamenti-base; e per contenere il rischio di recidive, rischio che aumenta esponenzialmente con la disidratazione e secchezza cutanea.

Per alleviare il prurito intenso si possono utilizzare antistaminici topici e/o orali, per una durata di 5-10 giorni (da personalizzare in base al quadro clinico individuale).

Nei casi di eczema cronico moderata e severa il trattamento può includere immunomodulatori topici e farmaci sistemici (corticosteroidi orali, immunosoppressori, farmaci biologici).

Alcuni farmaci sono di recentissima introduzione per il trattamento dei casi gravi e severi di eczema cronico delle mani, soprattutto nei casi in cui la terapia topica con i cortisonici è inappropriata o non-responsiva:

  • inibitori delle JAK (upadacitinib e delgocitinib, inibitori pan-JAK : inibitori di tutti gli enzimi Janus Kinase, i quali sono coinvolti nella patogenesi della malattia)
  • anticorpi monoclonali come gli inibitori selettivi delle interleukine (come il tralokinumab, inibitore dell’interleuchina-3)

La fototerapia può essere utilizzata per trattare l'eczema cronico delle mani mediante l'esposizione controllata alla luce ultravioletta.

Come cura complementare e per riuscire a ridurre il rischio di recidive risulta utile mettere in atto alcune interventi :

-- per il lavaggio delle mani utilizzare prodotti in formulazioni ipoallergeniche prive di alcol, profumi, conservanti e stabilizzanti aggressivi o sensibilizzanti: sapone-non-sapone a pH neutro-basso, con tensioattivi non-schiumogeni, ad azione già lenitiva del prurito

-- proteggere le mani ogni volta che si va a contatto diretto con l'acqua e detersivi (applicare sulle mani creme balsami o unguenti ad azione barriera per creare un film protettivo, indossare guanti di cotone di idonee dimensioni sotto i guanti professionali di protezione nell'ambito lavorativo; nonché nelle attività quotidiane casalinghe ecc)

-- ridurre al minimo possibile il contatto diretto delle mani con sostanze sensibilizzanti od allergizzanti (vernici, solventi organici, veleni, sostanze caustiche od irritanti, coloranti e conservanti organici ecc)

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fonti essenziali

Thyssen J, et al. Contact Dermatitis. 2022;86:357–78; Guidelines for diagnosis, prevention, and treatment of hand eczema

Lee GR, et al. Dermatol Ther. 2019;32:e12840;

Tauber M, et al. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2020;34:1529–35