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05 Luglio 2021

Dermatite Atopica (Eczema)

Drssa Afrodita Alexe

La dermatite atopica: definizione e cause

Per definizione, la dermatite atopica (DA, eczema atopico) è una malattia complessa con decorso cronico-recidivante, che interessa l’apparato cutaneo ed i suoi annessi.

E’ una malattia ad eziologia multifattoriale: i fattori che ne inducono la comparsa e ne scatenano le recidive sono molteplici e coinvolgono

  • l’ereditarietà: i fattori genetici che predispongono alla comparsa della dermatite atopica si riferiscono alla presenza di geni codificanti per le proteine presenti nella struttura dell’epidermide (di cui un riferimento particolare alla fillagrina, proteina strutturale parte dell’involucro delle cellule cornee) nonché per le proteine coinvolte nella risposta immunologica
  • il deficit della risposta immunologica: corrisponde al rilascio massiccio di citochine proinfiammatorie (delle cellule T Th2, nelle lesioni acute; delle cellule T Th1, nelle lesioni croniche) con mancato controllo del feed-back di rientro
  • le disfunzioni dell’epidermide:  difetti strutturali nel film lipidico (il deficit dei lipidi – ceramidi, peptidi antimicrobici - costituenti degli strati della pelle; la forma anomala delle lamelle strutturali con aumento della perdita di acqua transepidermica e riduzione di attività enzimatica); condizione che facilita la penetrazione di agenti esterni irritativi, allergeni, microbi, con conseguente sensibilizzazione e infiammazione
  • gli agenti ambientali: gli allergeni, sia alimentari che presenti nell’aria, gli indumenti di tessuti ruvidi, l’eccessiva sudorazione, l’utilizzo di prodotti topici sensibilizzanti (profumi, detergenti aggressivi), la proliferazione in superficie cutanea dei batteri altrimenti saprofiti (come ad esempio lo Staphylococcus sp: in particolare la iper-colonizzazione da parte dello stafilococco aureo può indurre la comparsa di infezioni nei siti delle lesioni preformate)

Spesso chiamata ‘’eczema’’, la dermatite atopica è la malattia infiammatoria cutanea più comune nel mondo, con un tasso d’incidenza del 10-20% nei bambini (con esordio sin dai primi 6 mesi di vita) e del 5-10% negli adulti; il sintomo preponderante è il prurito: intenso, spesso precede la comparsa dell’irritazione e lesioni cutanee ed è peggiorato dall’esposizione all’aria secca ed allergeni, quando sottoposti a stress emozionali, o quando si indossano indumenti di lana o materiale sintetico.

La dermatite atopica: come si manifesta

La dermatite atopica rappresenta la prima tappa della cosiddetta ‘’marcia atopica’’, con riacutizzazione preponderante in primavera e autunno e periodi di remissione soprattutto durante i mesi di maggiore esposizione solare (estate).

Il termine di ‘’atopia’’ fu introdotto per la prima volta nel 1923 da Arthur Coca e Robert Cooke, per indicare un gruppo di patologie determinate geneticamente e caratterizzate dalla predisposizione a formare immunoglobuline IgE: la rinocongiuntivite allergica, la dermatite atopica e l’asma. La ricerca scientifica in seguito ha confermato e validato la correlazione tra le 3 manifestazioni patologiche, riunendole sotto la denominazione di ‘’marcia atopica’’, per descrivere la tipica progressione delle reazioni infiammatorie acute e croniche nelle persone allergiche.

Generalmente, la dermatite atopica compare già nei primi 3-6 mesi di vita, con decorso più o meno grave dettato dalle condizioni individuali ma comunemente caratterizzato da episodi di riacutizzazione e remissione, vita natural-durante della persona affetta.

Come già detto, il sintomo caratteristico è il prurito, molto intenso, in generale si manifesta precocemente e soprattutto nei bambini può condurre al peggioramento clinico delle lesioni (per via dello stimolo a grattarsi).

Le lesioni sono tipiche della fase acuta o cronica e si manifestano come

  • nella fase acuta - chiazze o placche rosse e squamose, con comparsa di edemi, in alcuni casi anche di vescicole; possono secernere essudati
  • nella fase cronica – lesioni eczematiforme secche e ruvide, a volte lichenificate o incrostate, all’interno delle quali possono formarsi ragadi o ulcerazioni

La comparsa delle lesioni sulle parti del corpo è tipica dell’età: nell’infante e bambino piccolo sono coinvolti il viso, cuoio capelluto, mani e piedi, gambe e braccia; mentre nel bambino più grande e nell’adulto, di solito vi sono affette le superfici cutanee flessorie (il collo, le zone interne ai gomiti e ginocchia) ma non è raro il coinvolgimento cutaneo generalizzato.

La Dermatite Atopica

Le complicanze della dermatite atopica includono

  • sovrainfezioni batteriche o micotiche delle lesioni; non raro il mollusco contagioso o le verruche
  • eczema erpetico – da super-infezione con virus herpes simplex
  • dermatiti da contatto e dermatosi generalizzate, per iper-sensibilizzazione cutanea

Per distinguere la dermatite atopica da altre manifestazioni cutanee, in apparenza simili (come la dermatite seborroica, la dermatite psoriasiforme o la dermatite nummulare), lo specialista si avvale degli strumenti della diagnosi differenziata: oltre all’anamnesi clinica e la valutazione obiettiva delle lesioni, possono essere condotti test cutanei per l’individuazione delle IgE specifiche per l’allergene scatenante; a volte anche la ricerca degli agenti microbici responsabili delle super-infezioni delle lesioni atopiche.

La dermatite atopica: cura e prevenzione

A seconda della decorrenza e della gravità degli episodi acuti, il medico indicherà l’uso degli antistaminici per via orale (per combattere il prurito) e/o dei cortisonici per applicazione locale (sotto forma di creme, unguenti o sospensioni, a seconda del caso).

Nella cura complementare della dermatite atopica acuta e cronica, un’attenzione particolare va data ai prodotti per uso esterno, a partire dalla detersione:

  • utilizzare prodotti per la detersione in formulazioni ipoallergeniche prive di alcol, profumi, conservanti e stabilizzanti aggressivi o sensibilizzanti: sapone-non-sapone a pH neutro-basso, con tensioattivi non-schiumogeni, ad azione già lenitiva del prurito; l’acqua del bagno/doccia deve essere sempre tiepida e il tempo trascorso sotto la doccia non deve superare 3-4minuti alla volta

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  • applicare sulla pelle ancora leggermente bagnata, prodotti idratanti ed emollienti non-occlusivi che riescano a favorire il ripristino delle funzioni di barriera idro-lipidica

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  • proteggere la pelle dall’esposizione solare prolungata (utilizzando anche i prodotti dermocosmetici con filtri solari più idonei a seconda del caso)
  • ridurre i fattori esogeni dell’allergia, curando l’ambiente proprio (ridurre i tappetti, tende e tessuti decorativi in casa; usare solo indumenti di tessuti ipoallergenici – cotone, lino; arieggiare spesso gli interni della casa e usare meno i condizionatori ecc)

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fonti essenziali

msd.manuals

edu.iss

simg.it