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07 Giugno 2021

Drssa Afrodita Alexe

La vitamina B12: definizione e caratteristiche

Con il nome di ‘’vitamina B12’’ viene indicato un gruppo di composti organici di colore rosso, i quali dal punto di vista chimico sono formati da un macrociclo aromatico (detto anello corrinico), con al centro uno ione cobalto, da cui il secondo nome con il quale viene riconosciuta la vitamina B12: cobalamina.

Lo ione cobalto presenta dei legami particolari, uno dei quali interessa un certo tipo di radicale, in base al quale si identifica il tipo di cobalamina:

  • cianocobalamina (la forma presente nelle formule dei farmaci e integratori alimentari)
  • idrossicobalamina (la forma biologica naturalmente presente negli alimenti)
  • metilcobalamina  e 5-deossiadenosil-cobalamina: sono le 2 forme di vitamina B12 fisiologicamente attive nel corpo umano

La struttura completa della cobalamina fu identificata negli anni ’50 del secolo scorso, quasi 100 anni dopo i primi studi su casi di grave stato di anemia battezzata ‘’anemia perniciosa’’ e curata a quei tempi con introduzione nell’alimentazione delle persone affette di grandi quantità di fegato al crudo.

La vitamina B12: l’assorbimento e le funzioni fisiologiche

Come tutte le vitamine del gruppo B, anche la cobalamina è idrosolubile; inoltre è sensibile alla luce e calore e altamente igroscopica (ovvero ha la capacità di assorbire prontamente le molecole d’acqua presenti nell’ambiente).

L’assorbimento della cobalamina avviene nello stomaco, in ambiente acido e in presenza della pepsina (enzimi presenti nel succo gastrico): separata dalle proteine alle quali è legata negli alimenti, la cobalamina è legata al fattore R binder (detta aptocorrina, una glicoproteina elaborata nella saliva) e trasferita nell’intestino: qui, nella parte alta (duodeno e in seguito ileo) subisce reazioni di trasformazione da cui alla fine risultano le forme metabolicamente attive, la metilcobalamina e la 5-deossiadenosilcobalamina.

I processi di trasformazione al livello dell’intestino tenue sono fondamentali per l’assorbimento e la distribuzione nel circolo della cobalamina in forma attiva: queste reazioni possono aver luogo solo in ambiente alcalino, con l’impiego degli enzimi pancreatici (secreti sotto ‘’comando’’ ormonale), del fattore intrinseco (secreto nella mucosa gastrica e necessario per il passaggio nell’intestino) e del NADH (coenzima ossidoriduttivo necessario per le reazioni chimiche di riduzione dello ione cobalto, dalla forma 3+ altamente tossica per l’organismo umano, alla forma 1+ fisiologicamente essenziale).

La vitamina B12, a differenza di altre vitamine, è immagazzinata in grandi quantità nel fegato: le riserve epatiche e il riassorbimento intestinale permettono di sostenere i fabbisogni fisiologici di cobalamina per lunghi periodi di tempo, anche in assenza di introito alimentare: alcuni anni, per chi segue diete vegetariane/vegane; 10-12 mesi, in casi di deficienze funzionali dell’intestino tenue (con mancato assorbimento della vitamina).

Le forme biologicamente attive della cobalamina svolgono azioni fondamentali per il corpo umano:

  • la metilcobalamina prende parte alla reazione di conversione della omocisteina in metionina con l’impiego del metiltetraidrofolato: ovvero, reazione chimica con la quale si ottiene la forma biologicamente attiva dell’acido folico e la metionina (amminoacido necessario per la sintesi di proteine essenziali e per l’equilibrio energetico del nostro corpo)
  • la 5-deossiadenosilcobalamina prende parte alla sintesi di nucleotidi e di succinil-coA (molecola importantissima per il metabolismo degli amminoacidi e degli acidi grassi a catena corta, nonché nei processi energetici cellulari)

Quindi in poche parole, la vitamina B12 insieme ai folati partecipa alla formazione e la maturazione dei globuli rossi e alla sintesi di DNA (i mattoni del materiale genetico); inoltre la vitamina B12 è fondamentale per la formazione del midollo osseo; in generale per la normale funzionalità del sistema nervoso centrale.

La carenza (il deficit) di vitamina B12: cause e sintomi

La carenza di vitamina B12 può essere dovuta a 2 cause maggiori:

  • introito alimentare/nutrizionale insufficiente o assente: come nei casi di diete privative di alimenti da fonti animali (le diete vegane o vegetariane non compensate dall’aggiunta di integratori contenenti vitamina B12)
  • mancato o insufficiente assorbimento gastro-intestinale e/o accumulo nei depositi epatici:
    1. sindrome da malassorbimento intestinale (disturbi infiammatori cronici dell’intestino, sindrome dell’ansa cieca, malattia di Crohn, malattia IBS, celiachia);
    2. patologie della mucosa gastrica con diminuzione dell’acidità gastrica e mancata o insufficiente produzione di fattore intrinseco
    3. patologie del pancreas
    4. tiroidite autoimmune; alcune patologie genetiche
    5. terapie farmacologiche di lunga durata (farmaci inibitori di pompa protonica - antiacidi, pillola anticoncezionale, antidiabetici-metformina; farmaci analoghi delle purine e pirimidine-citotossici, antitumorali; ed a.)
    6. interventi chirurgici (come la chirurgia bariatrica per la perdita di peso)
    7. l’insufficiente apporto di vitamina B12 in gravidanza e/o allattamento può comportare effetti negativi anche gravi sullo sviluppo neuronale e sulla buona funzione nervosa del nascituro e del bambino
    8. malattie infettive gravi virali (AIDS) e batteriche; le parassitosi non trattate

La carenza di vitamina B12 induce il cosiddetto stato di anemia perniciosa: più correttamente nominata anemia megaloblastica, ovvero anemia da alterata formazione di globuli rossi, che risultano anomali come forma e dimensioni e non riescono a svolgere le loro azioni; il midollo risulta ricco di eritrociti giovani che non arrivano alla maturazione; per compensare, è continuamente attivo il processo di emolisi (la distruzione dei globuli rossi, che normalmente avviene ogni 3-4 mesi, per permetterne la formazione ex novo).

Nel complesso, l’anemia da carenza di vitamina B12 si sviluppa lentamente e di solito quando diagnosticata è già in fase avanzata. I sintomi e segni più comuni sono

  • debolezza, affaticamento, colorazione pallida della cute, perdita di appetito, ridotta tolleranza all’esercizio fisico
  • disturbi gastrointestinali (dolori e spasmi addominali, dispepsia)
  • disturbi neurologici (ridotto coordinamento neuro-muscolare fino ad atassia; spasticità; riduzione dei riflessi; cefalea; irritabilità; ridotta sensibilità nelle mani, piedi, gambe; difficoltà nel camminare e in generale disturbi della postura)
  • nelle forme gravi, si sviluppano vertigini e stato confusionale, respiro affannoso, tachicardia, depressione; in stadio avanzato subentrano alterazioni delle funzioni mentali (delirio, demenza, paranoia).

Nella diagnosi della anemia megaloblastica da carenza di vitamina B12, il medico specialista pone particolare attenzione nel controllare tra le cause anche il deficit di folati, dal quale deve essere fatta la diagnosi differenziata (perché un’errata diagnosi che comporti in seguito l’assunzione di acido folico può mascherare la carenza di B12, risolvendo apparentemente l’anemia ma conducendo all’aggravamento dei disturbi neurologici).

La vitamina B12: fonti alimentari e integratori nutrizionali

Le fonti alimentari di vitamina B12 sono prettamente di origine animale (fegato e frattaglie, la carne rossa e bianca, il pesce, le uova, il latte e derivati); la cobalamina è invece scarsamente presente negli alimenti vegetali (alcuni funghi, alcune alghe, la soia fermentata).

Di solito, un’alimentazione sana e bilanciata e uno stile di vita adeguato garantiscono un sufficiente apporto di vitamina B12; l’integrazione di vitamina B12 è consigliata per le persone che seguono diete privative di alimenti di origine animale (i vegetariani, i vegani); per i neonati delle mamme vegane; nei casi clinici già confermati dalle analisi specifiche.

Il fabbisogno giornaliero di vitamina B12 pe gli adulti è di 2µg (leggermente più alto per le donne in gravidanza ed allattamento); per i bambini (1-11 anni) è di 0,5-1,4µg; quantità che normalmente vengono introdotte con l’alimentazione variata e bilanciata.

Le formule negli integratori alimentari e nutrizionali comprendono la vitamina B12 da sola od in associazione alle altre vitamine del gruppo B, alle vitamine liposolubili ed ai minerali come ferro, zinco, manganese, magnesio, rame, selenio ed a.

Nel reparto Integrazione e Nutrizione, la farmacia Pelizzo pone a disposizione degli utenti un’ampia e ben fornita gamma di integratori alimentari e nutrizionali di vitamine e minerali, delle marche più all’avanguardia sul mercato: Solgar, Metagenics, Bionutrì, LongLife; per maggiori informazioni e per richiedere la vostra consulenza nutrizionale individuale non esitate a contattarci.

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Fonti essenziali

  • msd.manuals
  • epicentro.iss