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02 Novembre 2022

drssa Afrodita Alexe

Come già saputo, la bioimpedenziometria – BIA - è uno degli esami strumentali più utilizzati per la valutazione complessiva e dettagliata della composizione corporea, permettendo di evidenziare tutti i parametri indicativi dello stato di salute del nostro organismo:

  • BMI – Body Mass Index, Indice di Massa Corporea
  • FM – Fat Mass, Massa Grassa
  • FFM – Free Fat Mass, Massa Magra
  • BCM – Body Cell Mass, Massa Cellulare Attiva
  • TBW – Total Body Water, Acqua totale e le sue frazioni (extra- e intracellulare) insieme al Bilancio idrico
  • Angolo di Fase
  • Metabolismo basale – fabbisogno energetico giornaliero

Massa Grassa: cos’è e come si definisce, i valori normali

Con il termine massa grassa (FM – Fat Mass) si definisce la quantità totale di grasso nell’organismo, intendendo la massa totale dell’organo adiposo nel corpo umano.

Per definizione, l’organo adiposo è rappresentato dalla totalità delle cellule adipose, dette adipociti o lipociti: cellule fisse del tessuto connettivo specializzate nella sintesi, accumulo/deposito e transfer delle molecole di grasso, i lipidi.

Nell’accezione moderna, il tessuto adiposo è visto non più come un tessuto inerte addetto al semplice immagazzinamento dei grassi; ma come un vero organo endocrino con ruolo nella sintesi e rilascio di molecole bioattive nella regolazione funzionale di vari altri organi e tessuti.

E’ stato dimostrato che una percentuale importante del tessuto adiposo (circa il 10%) è oggetto di rinnovo totale per biosintesi ex-novo di adipociti che vanno a sostituire le cellule invecchiate, processo di sintesi che presenta luoghi e reazioni comuni a quella degli osteoblasti, mioblasti, cardiomiociti e angiomiociti e fa parte dei meccanismi di difesa e prevenzione dell’invecchiamento cellulare globale.

La quantità totale di lipidi nell’organismo è quindi data dalla massa dei lipociti e dal loro grado di riempimento (o capacità di stoccaggio):

  • la quantità di cellule adipose è funzione di fattori intrinseci come l’età, il sesso e l’impronta genetica;
  • la capacità di riempimento dei lipociti è proporzionale alle variazioni alimentari e dietetiche (direttamente correlato allo stato di iper- o ipo-nutrizione)
  • la giunzione dei fattori concausanti può portare a lungo termine
    • ad aumento della proliferazione degli adipociti (con sviluppo di sovrappeso/obesità, sindromi metaboliche)
    • al deperimento degli adipociti (con sviluppo di malnutrizione e stato di sottopeso)

La quantità totale dei lipidi presenti nell’organismo umano è stata classificata in 4 categorie maggiori:

  • il tessuto adiposo bianco
  • il tessuto adiposo bruno
  • i trigliceridi intramuscolari
  • il grasso essenziale

La massa grassa bianca, data dalla quantità di lipidi nel tessuto adiposo bianco, può essere suddivisa in 2 categorie essenziali:

  • grasso viscerale – rappresentato dal tessuto adiposo viscerale, detto anche grasso intra-addominale, è difatti il grasso accumulato negli spazi tra gli organi interni e riguarda il deposito lipidico profondo; è considerato uno dei fattori di alto rischio per lo sviluppo di patologie nell’area cardio-vascolare e metabolica (obesità e diabete)
  • grasso sottocutaneo/periferico – rappresentato dal tessuto adiposo sottocutaneo, detto anche grasso sottocutaneo o periferico, è difatti il grasso situato sotto la pelle e prevalentemente accumulato nelle zone inferiori del  corpo (glutei, cosce, gambe) e nell’area superficiale dell’addome; si aggiunge al grasso viscerale come fattore di alto rischio cardiovascolare e metabolico, essendo una delle fonti principali di FFA (acidi grassi liberi o circolanti)

Il tessuto adiposo bianco non ha solo mera funzione di stoccaggio di lipidi ma anche funzione endocrina: le sue cellule producono adipochine, o adepocitochine: molecole come la leptina o adeponectina, le cui azioni inducono svariati effetti sistemici tra cui

  • la regolazione del metabolismo degli zuccheri semplici e complessi e dei grassi;
  • la modulazione della pressione arteriosa e dei processi emo-coagulativi;
  • l’attivazione della risposta immunologica;
  • l’attivazione della cascata infiammatoria con riverbero sulla sensibilità all’insulina
  • la regolazione della sintesi di ormoni con effetti diretti sull’accumulo di grasso in specifiche parti del corpo: cortisolo e androgeni determinano un aumento nella distribuzione dei grassi nella parte superiore del corpo; estrogeni dettano invece la distribuzione maggiore dei grassi nella parte inferiore (sotto l’ombelico)

La massa grassa bruna, data dalla quantità dei lipidi nel tessuto adiposo bruno, è rappresentata dalla totalità di cellule adipose situate nelle zone tra le scapole, tra le clavicole, negli spazi surrenale, pericardico, para-aortico e intorno al pancreas e ai reni. Più rappresentato quantitativamente nei neonati, con l’avanzare dell’età tende a diminuire (fenomeno correlato ai processi fisiologici di invecchiamento cellulare). Il grasso bruno viene classificato in 2 categorie: grasso bruno vero e proprio e grasso beige (il quale ha origine nel tessuto adiposo bianco in seguito alla stimolazione di alcuni adipociti detti appunto beige)

Il nome di massa grassa bruna deriva dal colore - appunto bruno – delle sue cellule, che contengono più goccioline di grassi e più mitocondri con una quantità maggiore di ferro; inoltre il tessuto bruno contiene più capillari e terminazioni nervose rispetto a quello bianco: proprietà che inducono per il tessuto bruno azioni metaboliche attive e ruolo essenziale nella termoregolazione.

I trigliceridi intramuscolari, o grasso intramuscolare, è rappresentato dalla totalità dei lipidi presenti nei miociti (cellule che formano la fibra muscolare scheletrica). Il loro ruolo è quello di fornire energia in caso di sforzo muscolare: come fonte diretta di acidi grassi liberi, sono posti all’interno delle cellule vicino ai mitocondri per essere prontamente utilizzati durante l’attività fisica.

L’aumento dei grassi intramuscolari è fisiologico negli sportivi e soprattutto negli atleti di endurance allenati; mentre è considerato dannoso e correlato a rischi elevati cardiovascolare e metabolico nelle persone affette da obesità e diabete del tipo 2.

Il grasso essenziale rappresenta la percentuale di lipidi che il nostro corpo utilizza per espletare le sue funzioni biologiche fondamentali.

Il grasso essenziale si localizza all’interno di vari tessuti e organi come il cervello, il midollo osseo, la milza, il cuore, i reni, i polmoni e nelle donne nel tessuto mammario; un ceno particolare va dato ai fosfolipidi presenti nella struttura delle membrane cellulari: protetti da meccanismi di difesa in maniera tale da non poter essere intaccati dai processi di dimagrimento se non in proporzione minimale.

Secondo alcuni autori in questa sezione va inserito anche il tessuto bruno, in quanto non ha funzione di accumulo di grassi ma ruolo attivo nella termoregolazione; in generale, la classificazione dei vari tipi di grassi ha soprattutto valenza accademica e risulta utile soprattutto nei protocolli decisionali delle diete di dimagrimento o quelle specifiche per ottimizzare le prestazioni nello sport.

Il grasso essenziale svolge importantissime funzioni come:

  • mantenere il corpo fisiologicamente e metabolicamente attivo;
  • garantire l’efficienza della trasmissione neuronale centrale e periferica;
  • regolare la temperatura corporea;
  • proteggere gli organi da danni e traumi;
  • immagazzinare e fornire prontamente energia quando richiesta

Massa grassa: valori normali e variazioni in deficit o in eccesso

Livelli troppo bassi di massa grassa comportano effetti dannosi per la nostra salute: possono causare stanchezza cronica, astenia, irritabilità e calo delle prestazioni psico-fisiche e cognitive; disturbi ormonali (come la amenorrea nelle donne); calo delle difese immunitarie; aumento del rischio di diabete; in generale, i segni e sintomi della sindrome di malnutrizione.

L’aumento della massa grassa porta invece alla comparsa di malattie metaboliche, cardio-cerebro-vascolari e correlate: è dimostrata scientificamente la stretta inter-dipendenza tra l’eccesso di grasso corporeo e lo sviluppo di queste malattie.

Nell’ambito della scienza della nutrizione e dietetica, la valutazione dei parametri biologici essenziali occupa un ruolo fondamentale per poter stillare i protocolli di recupero e mantenimento dello stato di salute, dove il controllo ripetuto in sequenza temporale permette di intervenire tempestivamente per correggere e ottimizzare la scelta dietetica-nutrizionale e di integrazione: associando esami approfonditi come la BIA ed il pannello metabolico completo, analisi facili e veloci con risultati certificati in tempo reale.

La farmacia Pelizzo a Udine nel reparto Prevenzione ed analisi pone a disposizione degli utenti il nuovissimo dispositivo per bioimpedenziometria BiodyXpert ZM, tutti i giorni della settimana domenica e festivi inclusi, dalle 09.00 alle 18.30 su prenotazione: per maggiori dettagli non esitate a contattarci al telefono o via e-mail e venire a trovarci in farmacia.