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13 Giugno 2022

drssa Afrodita Alexe

BMI: Body Mass Index – cos’è e perché tenerlo controllato?

Il BMI – Body Mass Index (Indice di Massa corporea o Indice di Quetelet) è un indice che si riferisce al rapporto tra il peso totale e l’altezza di una persona; questo indice viene utilizzato come criterio per valutare lo stato generale del peso e definire le condizioni di sottopeso-normopeso-sovrappeso/obesità: il calcolo del BMI viene eseguito come primo step nell’analisi della composizione corporea di una persona, mettendo le basi per ulteriori indagini e l’eventuale intervento dietetico-nutrizionale e farmacologico.

Il BMI rappresenta l’indicatore di riferimento per definire lo stato di sovrappeso / obesità ed è lo strumento utilizzato negli studi epidemiologici e nello screening nella popolazione per la diagnosi primaria; dato che l’obesità è considerata uno dei fattori maggiori di rischio per lo sviluppo di

  • diabete e sindrome metabolica,
  • ipertensione arteriosa e malattie cardio-vascolari,
  • disturbi da sovraccarico sull’apparato osteo-articolare,
  • disfunzioni ormonali,
  • sindrome delle apnee notturne,
  • disturbi della sfera neuropsichiatrica (depressione, ansia..),
  • infiammazione cronica e stress ossidativo,
  • malattie tumorali ed a.

Come si calcola il BMI? la formula

La formula inizialmente utilizzata per il calcolo del BMI è la seguente:

BMI = peso (kg) / altezza² (m)

In tempi recenti, la formula è stata modificata per raffinare i risultati e renderli più precisi:

BMI= 1.3 x peso (kg) / altezza²·⁵

La prima formula resta comunque la più riconosciuta ed utilizzata; tutte e due le formule sono riduttive e imprecise per le oscillazioni estreme dei valori in equazione (ad esempio, per le persone troppo alte o troppo basse; per atleti di performance in distinti campi dell’attività fisica; per fascia di età).

Il BMI è lo strumento di prima analisi, il più semplice e veloce, per definire e classificare l’obesità; secondo OMS, la condizione di sovrappeso – obesità si suddivide in categorie in base al calcolo del BMI come segue:

  • sovrappeso grado I: BMI=25-29.9 kg/m²
  • sovrappeso grado II o obesità: BMI=30-39.9kg/m²
  • sovrappeso grado III o obesità grave/patologica: BMI≥40kg/m²

Il BMI si utilizza analogamente anche per valutare una condizione di magrezza (che diventa importante nel controllo dei disturbi del comportamento alimentare come l’anoressia e la bulimia), delineando il normo- e il sottopeso:

  • normopeso: BMI=18.5-24.9kg/m²
  • sottopeso: BMI<18.5kg/m²

Anche se il BMI rappresenta un ottimo strumento nell’inquadramento clinico iniziale di una persona, nonché per lo screening della popolazione, diventa riduttivo e limitante utilizzato da solo e non integrato ad altri indici nella diagnosi approfondita e completa della composizione corporea e dello stato di sovrappeso-obesità, a causa di diversi fattori che inducono variazioni fisiologiche sia tra le diverse categorie di persone sia all’interno della stessa categoria, come ad esempio sesso ed età, sedentarietà / tipo di attività fisica svolta ecc.

La correlazione tra il BMI e la composizione corporea 

Nella valutazione della composizione corporea, per la diagnosi di sovrappeso/obesità, si dovrebbe in realtà calcolare l’indice di massa grassa rispetto alla massa corporea totale, perché in 2 persone diverse con lo stesso BMI, le loro rispettive quantità di massa grassa possono essere significativamente diverse; differenza sottolineata anche dalla definizione stessa dell’obesità che rappresenta tecnicamente un eccessivo accumulo di massa grassa in relazione alla massa magra corporea, in termini sia di quantità assoluta che di distribuzione in punti precisi del nostro corpo; accumulo che può comportare effetti dannosi sulla salute ed è un fattore maggiore di rischio per lo sviluppo di patologie croniche ad andamento degenerativo.

Seppur una condizione meno grave dell’obesità, il sovrappeso non è comunque da sottovalutare perché può condurre all’obesità e allo sviluppo di condizioni patologiche come l’insulino-resistenza e diabete, ipercolesterolemia e dislipidemie, sindrome metabolica ed a.

I fattori che incidono sulla valutazione della composizione corporea di una persona sono molteplici e si riferiscono a

  • età, sesso, etnia:
    • le donne hanno più grasso rispetto agli uomini
    • le persone anziane hanno più grasso rispetto ai giovani
    • le popolazioni africane e sud-americane hanno meno grasso e le popolazioni asiatiche hanno più grasso rispetto alle popolazioni caucasiche (paragone effettuato per lo stesso BMI)
    • nei bambini e ragazzi, il calcolo del BMI si differenzia per tappe e sequenze di crescita (si utilizzano diverse tabelle standard per ogni tappa di crescita e sviluppo, dalla nascita ai 18-20 anni)
  • sedentarietà / tipo e livello di attività fisica svolta:
    • gli sportivi hanno molta più massa muscolare e meno grasso rispetto alle persone comuni, a pari del peso corporeo 
  • tipo di alimentazione:
    • risulta intuitivo che un’alimentazione ricca di grassi, zuccheri e carboidrati complessi e per contro povera di frutta e verdura fresca condurrà nel tempo ad un accumulo di massa grassa a discapito della massa magra, soprattutto se abbinata a sedentarietà
  • stile di vita e presenza di altre patologie:
    • alcune patologie e trattamenti farmacologici possono condurre a cambiamenti della composizione corporea ovvero disidratazione e secchezza delle mucose, aumento di massa grassa, stress ossidativo e accumulo di scorie cellulari
    • alcune abitudini come il fumo, l’uso di alcol e di sostanze stupefacenti incidono sulle variazioni del peso in termini di rapporto massa grassa/massa magra/acqua intra- ed extracellulare

Il BMI e il sottopeso: i valori

Il BMI si utilizza analogamente anche per valutare una condizione di magrezza eccessiva (che diventa importante nel controllo dei disturbi del comportamento alimentare come l’anoressia e la bulimia), delineando il normo- e il sottopeso:

  • normopeso: BMI=18.5-24.9kg/m²
  • sottopeso: BMI<18.5kg/m²

Anche se decisamente meno rischioso per la salute, il sottopeso è sempre da valutare e controllare perché può condurre alla comparsa di disturbi come l’abbassamento delle difese immunitarie, stanchezza cronica ed astenia, problemi di fertilità per le donne, disturbi gastro-intestinali e di malassorbimento (anemia, fragilità ossea).

Il sottopeso può essere indice di un disturbo del comportamento alimentare (anoressia, bulimia) oppure di una causa patologica come

  • ipertiroidismo e altre malattie endocrine, patologie tumorali o a fondo genetico
  • malattia infiammatoria cronica dell’apparato gastro-intestinale (IBS, morbo di Crohn, celiachia, l’intolleranza al lattosio)

Il BMI e la bioimpedenziometria

Nella valutazione della composizione corporea, con la bioimpedenziometria si calcolano complessivamente il BMI, la quantità di massa grassa - massa magra – acqua totale con le rispettive distribuzioni nei tessuti, nonché gli indici angolo di fase / metabolismo basale e attivo; ciò rende la BIA un esame completo e di grande utilità nel controllo del peso e monitoraggio a lungo termine del percorso integrativo-nutrizionale di riequilibrio e recupero del benessere psico-fisico, a tutte le età.

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