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26 Luglio 2022

Drssa Afrodita Alexe

Il colpo di sole: descrizione e generalità

L’insolazione, generalmente conosciuta come colpo di sole, è una condizione acuta avvenuta per l’eccessiva e diretta esposizione al sole e consiste in un aumento rapido e intenso della temperatura corporea con conseguente vasodilatazione periferica e calo della pressione arteriosa.

Il colpo di sole è dovuto all’effetto diretto dei raggi solari nel loro complesso: le radiazioni dello spettro visibile (fonte diretta di calore), le ultraviolette (responsabili dell’eritema cutaneo), le infrarosse (responsabili dell’aumento della temperatura corporea e della disidratazione cutanea).

Il colpo di sole: segni e sintomi

I sintomi iniziali del colpo di sole sono:

  • viso arrossato e sensazione di pelle che ‘’arde’’
  • arrossamento cutaneo e comparsa di eritemi più o meno estesi,
  • lacrimazione eccessiva, vista offuscata con fotofobia,
  • bocca e naso secchi e sensazione intensa di sete
  • mal di testa con tempie che pulsano, senso di vertigine, acufeni, confusione, perdita del senso di orientamento; letargia (sonnolenza)
  • edemi periferici (gonfiore alle caviglie, ai polsi, sensazione sgradevole e formicolii nelle mani e nei piedi)
  • crampi da calore (contrazioni involontarie di grandi gruppi muscolari, a causa della perdita di elettroliti ed acqua con la sudorazione)
  • diminuzione della produzione di urine

A questi si possono aggiungere nei casi più gravi nausea e vomito, febbre alta, tachi-bradicardia, convulsioni e collasso.

Il colpo di sole: i meccanismi della termoregolazione

La temperatura normale del corpo umano, in condizioni di salute ottimale, è pressoché costante a 36.5°C; l’essere umano è omeotermo, cioè in grado di mantenere la temperatura interna stabile, in un intervallo tra 36.5 e 37.5°C, chiamato temperatura basale.

La capacità di mantenimento della temperatura corporea a livello costante nell’intervallo ottimale – l’omeotermia (specifica degli uccelli e mammiferi) – rappresenta un vantaggio evolutivo in termini di miglior efficienza dell’attività del Sistema Nervoso Centrale e conseguentemente di tutte le funzioni fisiologiche dell’organismo; il sistema di termoregolazione difende principalmente la temperatura del SNC, che è pressoché la stessa degli organi interni situati nella cassa toracica e addome (zona del corpo denominata core - nucleo), circa 37°C; le fonti di calore per il corpo umano sono le reazioni metaboliche del fegato, l’attività della muscolatura scheletrica e il metabolismo del grasso bruno; il sistema di termoregolazione collassa oltre certi limiti di temperatura interna (30°C minima; 42°C massima).

Mantenere stabile la temperatura interna è di fondamentale importanza per tutte le funzioni dell’organismo: a cominciare dalle funzioni cerebrali nel loro complesso (memoria e apprendimento, funzioni cognitive generali, orientamento e lucidità; ma anche funzioni visive, uditive e di linguaggio); passando per l’apparato cardio-vascolare, renale e metabolico generale; ed infine ma non per ultimo i sistemi periferici (apparato cutaneo ed annessi).

Il controllo della temperatura interna avviene prevalentemente mediante un complesso meccanismo neurofisiologico attivato dai centri nervosi della termoregolazione siti nell’ipotalamo; quelli del caldo, che si trovano nella zona preottica (il nucleo anteriore) dell’ipotalamo, recependo l’aumento della temperatura dai termorecettori periferici, attivano il meccanismo della dispersione termica, basata sui processi fisiologici di evaporazione, conduzione, convezione, irraggiamento, minzione ed evacuazione.

L’evaporazione è il meccanismo più efficace di dispersione termica nel colpo di sole: l’aumentata sudorazione (diaforesi) comporta maggiore evaporazione dalla superficie cutanea; il raffreddamento interno è direttamente proporzionale con i fattori interni quali

  • la quantità di sudore prodotto,
  • la superficie di evaporazione,
  • la vasodilatazione periferica,
  • il volume d’aria respirato,
  • patologie compresenti acute (infezioni virali o batteriche che comportano già febbre) o croniche (con eventuale terapia farmacologica in atto, come ad esempio assunzione di diuretici nelle malattie cardiovascolari o renali, con effetto diretto sul deficit idro-salino)

e con i fattori ambientali

  • aria secca o umida,
  • ambiente ventilato o meno

Oltre alla sudorazione vi è un aumento della frequenza respiratoria che incide sul volume d’aria espirata e la diminuzione dell’attività muscolare per ridurre la produzione di energia interna quindi di calore.

La termoregolazione nei bambini

I meccanismi della termoregolazione si sviluppano lentamente e maturano intorno al 5° anno di vita del bambino; la dispersione termica è attiva sin dalla nascita ma non a livelli ottimali, difatti il bambino piccolo può facilmente sviluppare uno stato febbrile importante anche con un’esposizione solare breve e non intensa, soprattutto se vicino a grandi superfici altamente riflettenti (piscina, lago, mare, sabbia).

I sintomi dell’insolazione nei bambini sono gli stessi, aggiungendosi irritabilità, pianto nervoso, confusione, sonnolenza; la febbre può essere un sintomo iniziale. 

Il colpo di sole: come agire per combattere i segni acuti

La prima cosa da fare per combattere un colpo di sole è allontanarsi dal sole, mettendosi a riparo in un luogo ombroso ed arieggiato, sdraiato e con le gambe innalzate rispetto al resto del corpo.

  • iniziare a raffreddare le parti più arrossate applicandovi teli ed asciugamani bagnati con acqua fresca;
  • togliere tutti gli indumenti superflui 
  • tamponare con impacchi freschi le tempie, la fronte, la nuca, le ascelle, la pianta dei piedi; proteggere gli occhi
  • bere a piccoli sorsi dell’acqua fresca ma non fredda;
  • se subentra vomito e/o stato di brivido oppure crampo muscolare è consigliata la visita medica, per tenere sotto controllo il rischio di una grave disidratazione.

Per lo stato febbrile il medico potrà indicare la somministrazione di un antipiretico in dosi adeguate all’età e peso corporeo. In un secondo momento si potrà pensare anche all’eritema cutaneo e trattare le zone colpite con apposite creme cortisoniche e formulazioni rinfrescanti e ricostituenti della barriera cutanea, reperibili in farmacia nei reparti farmaceutico e dermocosmetico. In farmacia si potrà inoltre chiedere il consiglio del farmacista per i rimedi complementari omeopatici e fitoterapici, utili per il ripristino del grado di idratazione e del livello di elettroliti persi.

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fonti essenziali

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