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19 Ottobre 2020

Drssa Afrodita Alexe

Gli HMOs - gli oligosaccaridi del latte materno umano -  sono considerati tra i più importanti del gruppo dei prebiotici, essendo fondamentali per lo sviluppo e mantenimento del microbiota intestinale del nascituro e del bambino piccolo (le raccomandazioni OMS per l’alimentazione del bambino dalla nascita ed almeno fino al terzo anno di vita sono: l’allattamento al seno almeno nei primi 6 mesi di vita e possibilmente fino all’anno di età e/o laddove non possibile, l’ integrazione nutrizionale con apposite formule alimentari e nutrizionali arricchite con componenti essenziali come la fibra prebiotica, gli omega 3 ed a.).

Gli HMOs: cosa sono e come si formano?

Gli HMOs sono il terzo componente bioattivo del latte materno, dopo i lipidi e il lattosio. Da questo gruppo di sostanze vi fanno parte oltre 200molecole di oligosaccaridi, più conosciuti e rintracciabili nella letteratura scientifica e laica, insieme ad altre molecole con simili proprietà biochimiche, nel grande gruppo delle ‘’fibre non digeribili’’.

Dal punto di vista chimico, gli HMOs sono complessi molecolari formati da monosaccaridi (glucosio, fucosio, galattosio, N-acetilglucosamina e acido sialico), tutti con lattosio come parte terminale del complesso molecolare: questi bioglicani hanno strutture chimiche diverse che partono da semplici trisaccaridi e arrivano fino a molecole complesse con più di 15 subunità basali.

Partendo dalle ‘’tessere base’’, si arriva quindi ad una grande varietà interindividuale della composizione in HMOs nel latte materno: ogni neomamma vi possiede un corredo che non solo è unico e singolare ma varia anche, sia qualitativamente che quantitativamente, nel corso dell’allattamento.

Lo scopo di questa diversità biochimica è di fornire al bambino tutte le basi per lo sviluppo e crescita di un microbiota intestinale sano, florido e ‘’firmato’’ geneticamente.

La grande varietà strutturale degli HMOs è indotta geneticamente; sotto l’azione di enzimi della classe delle transferasi e polimerasi, vi si possono formare 3 categorie di HMOs classificate in base alla molecola della posizione terminale del composto:

  • con fucosio (neutri fucosilati)
  • con N-acetilglucosammina (neutri non fucosilati)
  • con acido sialico (acidi sialilati)

Le prime 2 categorie sono rappresentate nel latte materno per più del 75% del totale degli HMOs.

La via metabolica degli HMOs

Una volta ingeriti, gli HMOs arrivano indenni nell’intestino dove fungono da substrato metabolico ed energetico per i bifidobatteri, bacteroides e streptomiceti. Inoltre, inducono effetto trofico a livello dell’epitelio e contribuiscono alla regolazione del flusso ematico e della bilancia osmotica (assorbimento dell’acqua e sodio).

Una ridottissima quantità di HMOs non utilizzata a livello intestinale viene assorbita e veicolata tramite il flusso ematico verso vari organi ed apparati, per venire poi eliminata con le urine. Sono stati descritti in letteratura specialistica vari effetti nei distretti raggiunti (ad es., gli HMOs sialilati dimostrerebbero effetti benefici sul trofismo del cervello promuovendo la regolazione dei fattori di crescita e stimolazione neuronale come BDNF).

Il ruolo degli HMOs nell’intestino

Gli effetti benefici degli HMOs sono raggruppati in 2 categorie:

  • effetto prebiotico, di substrato per lo sviluppo e crescita dei batteri favorevoli del tipo bifidobatteri e bacteroides (azione bifidogenica) ed al contempo sfavorendo l’attecchimento e la crescita di colonie batteriche potenzialmente patogene; effetto favorevole sulla produzione degli SCFA (acidi grassi a catena corta, di cui il più studiato dalla scienza è l’acido butirrico, di particolare importanza biochimica e metabolica nel corpo umano)
  • effetto specifico immunomodulatorio e di regolazione chimica di substrato

Tra gli effetti diretti esplicati dagli HMOs a livello dell’intestino vi sono

  • azione di esca selettiva verso i batteri patogeni e opportunisti, per via di una similarità strutturale con le lectine e le mucine, le proteine di membrana alle quali questi batteri devono aderire per vivere e colonizzare
  • modulazione diretta dei meccanismi immunologici come il rotolamento e l’adesione linfocitaria all’endotelio; induzione diretta della produzione di citochine immunitarie da parte della mucosa intestinale
  • effetto diretto sulla contrazione motoria gastro-intestinale, modulando la contrattilità mucosale
  • effetti diretti protettivi verso le manifestazioni allergiche: in diversi studi clinici, i bambini la cui alimentazione comprendeva HMOs hanno mostrato minor incidenza di sviluppo di eczemi/atopie/allergie IgE mediate, anche dopo l’età di 2 anni (per l’incidenza di allergie respiratorie/alimentari)

Gli HMOs negli integratori alimentari e nutrizionali

Il beneficio e la sicurezza dell’utilizzo degli HMOs nelle formule alimentari e nutrizionali per neonati, bambini ed adulti sono ampiamente documentati dalla letteratura scientifica, in base alle ricerche di laboratorio e cliniche ed alla loro rigorosa revisione sistematica basata sulla metodologia Cochrane. Le valutazioni scientifiche hanno preso in discussione varie patologie della sfera dell’apparato gastro-intestinale (di cui le infezioni virali e batteriche acute, la diarrea non meglio inquadrata clinicamente, le disbiosi del colon irritabile, le disbiosi intestinali da terapie antibiotiche ecc); le manifestazioni allergiche alimentari e con substrato cutaneo ed a.

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Fonte

https://www.academia.edu/41275437/Articolo_ANDID_HMO_oK

http://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub