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14 Agosto 2018

Drssa Afrodita Alexe

L’insufficienza tiroidea, anche nota come ipotiroidismo, è una condizione patologica della tiroide dovuta a deficit primario o secondario di ormoni tiroidei (T3 e T4) e che si traduce per una serie di disfunzioni a livello dei vari organi ed apparati sistemici.

Al giorno d’oggi, le statistiche parlano di circa 1 miliardo di persone al mondo che presentano segni e sintomi specifici dell’ipotiroidismo; le donne sono più predisposte a sviluppare una forma della patologia, per di più dopo i 40 anni; le forme iatrogene della malattia si sviluppano nella maggior parte dei casi in età avanzata, anche qui interessando più il sesso femminile che maschile.

La causa più comune al mondo dell’ipotiroidismo è rappresentata dalla carenza di iodio, un elemento chimico essenziale per la corretta funzionalità della ghiandola tiroidea.

L’organismo ricava lo iodio dagli alimenti, di cui i più ricchi sono

-- il pesce, i crostacei, i molluschi;

-- la carne (pollo, maiale);

-- latte, uova;

-- verdura fresca, ortaggi;

-- legumi e cereali;

-- il sale marino iodato.

Il fabbisogno giornaliero di iodio è stimato a circa 150mcg ed aumenta fino a 200mcg in gravidanza e allattamento, data l’importanza di questo elemento chimico nello sviluppo fisico e neurologico nel bambino.

Lo iodio apportato con l’alimentazione viene rapidamente assorbito e captato poi dalla tiroide, che lo utilizza per sintetizzare gli ormoni tiroidei, le T3 e T4; le prime correlazioni tra la carenza di iodio e il gozzo endemico furono stillate già nell’800, correlazioni confermate e approfondite poi nel secolo successivo, con la scoperta degli ormoni tiroidei, quando la ricerca scientifica ha permesso il passaggio dall’utilizzo di polvere essiccata di tiroide animale a quello di levotiroxina sintetica (dal 1960 circa).

L’ipotiroidismo viene classificato in 3 grandi gruppi in base ai fattori determinanti:

  • *Ipotiroidismo primario - le cause possono essere diverse e l’entità della patologia da lieve a grave
  • -la carenza alimentare di iodio, nei Paesi in via di sviluppo
  • -la tiroidite di Hashimoto, o tiroidite cronica autoimmune, una malattia che comporta la distruzione lenta e progressiva della tiroide per complessi meccanismi immunologici, con quadro clinico molto variabile, dalla assoluta assenza di sintomi alla comparsa di gozzo e ipotiroidismo permanente
  • -interventi farmacologici e chirurgici maggiori sulla tiroide: tiroidectomia parziale o totale, radioterapia, radio-iodioterapia
  • -terapie farmacologiche importanti: assunzione di Sali di Litio, amiodarone, interferone alfa, inibitori della tirosin-chinasi
  • *Ipotiroidismo secondario (centrale) - le cause sono dovute a
    • -disfunzioni dell’ipotalamo o della ipofisi, con conseguente carenza di sintesi o rilascio di TRH (l’ormone di rilascio della tireotropina, rilasciato dall’ipotalamo) o di TSH (tireotropina, o l’ormone stimolante della tiroide, che controlla l’attività secretoria della tiroide, rilasciato dall’ipofisi)
    • -lesioni e disfunzioni dell’ipofisi e dell’ipotalamo, primarie e secondarie (tumori, radio e chemioterapie, malattie infiltrative, accumulo di ferro nelle talassemie maggiori, infezioni gravi come la sifilide, le micosi sistemiche, la TBC)
  • *Ipotiroidismo congenito - le cause sono da trovare nelle condizioni di
    • disgenesia (deficit totale o parziale nello sviluppo della ghiandola tiroidea), 
    • dismorfogenesi (difetti genetici nella sintesi degli ormoni tiroidei) 
    • assunzione di iodio radioattivo;
    • rappresenta una grave patologia con compromissione dello sviluppo fisico e neurologico del bambino; in epoca moderna è resa reversibile grazie alla tempestività diagnostica disponibile tramite i programmi di screening neonatale, secondo i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

I segni e sintomi dell’ipotiroidismo sono molteplici e di entità variabile, in funzione del grado di sviluppo della malattia; generalmente sono presenti manifestazioni:

-- metaboliche: intolleranza al freddo, aumento di peso, mancanza di appetito

-- neurologiche: scarsa memoria e capacità di concentrazione, torpore, affaticamento e debolezza, sonnolenza, cambiamenti della personalità, parestesie delle mani e dei piedi, sindrome del tunnel carpale; disturbi del tono muscolare; eloquio rallentato

-- dermatologiche: disidratazione e secchezza della cute e delle mucose, fragilità e mancanza di spessore dei capelli e delle unghie, gonfiore del viso, macroglossia; mixedema; palpebra cadente

-- cardiovascolari: ridotta frequenza cardiaca, ingrossamento del cuore

-- altre: raucedine cronica; menorragia o amenorrea secondaria

Diagnosi di ipotiroidismo

La diagnosi si basa, oltre all’esame clinico obiettivo e imagistico, sul dosaggio dei livelli sierici di TSH (il test più sensibile), di T4 (forma libera o totale) e di T3 (forma libera o totale).

--per approfondimento, lo specialista può indicare di valutare i livelli di 

  • auto-anticorpi anti-tireoglobulina, auto-anticorpi anti-tireoperossidasi
  • colesterolo totale e frazionato, creatinkinasi ed enzimi epatici 

La terapia di tutte le forme di ipotiroidismo, laddove necessaria, consiste nella terapia ormonale sostitutiva, mediante somministrazione giornaliera di levotiroxina, in dosi e sequenze stabilite individualmente per ciascun caso clinico.

Per eseguire gli esami del sangue ad Udine, la farmacia Pelizzo dispone del reparto Prevenzione ed analisi, all’interno del quale possono essere richieste ed effettuare le analisi del sangue di prima istanza con risultati immediati ed anche analisi specifiche come la funzionalità tiroidea, con refertazioni di laboratorio validate e certificate a livello nazionale.

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