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25 Gennaio 2021

Drssa Afrodita Alexe

Il microbiota umano, per molto tempo denominato ‘’flora batterica’’ o ‘’microflora’’, è composto da più di 400 specie differenti di batteri; oltre questi, vi sono presenti virus, protozoi, miceti; per circa 100 trilioni di unità, 100 volte di più del numero totale di cellule dell’organismo umano.

 Anche se il patrimonio di microorganismi è unico ed individuale per ogni organismo umano, la ricerca scientifica è stata in grado di scoprire un numero ridotto (55-60) di ceppi di batteri condiviso da tutta la specie umana, che costituisce il nucleo filogenetico del microbiota intestinale umano. La composizione del microbiota è molto variabile anche all’interno della stessa sottospecie/gruppo/etnia, per incidenza di svariati fattori eso- ed endogeni quali ereditarietà, stile ed abitudini di vita, alimentazione, sesso ed età, patologie in atto; è soggetta ad un continuo flusso dinamico, atto a garantire per l’organismo ospite la miglior efficacia funzionale. Il materiale genetico del microbiota nel suo insieme porta il nome di microbioma (similarmente al genoma umano).

L’apparato gastro-intestinale presenta una composizione qualitativa-quantitativa del microbiota differente nelle sue parti componenti, in base al pH ed al tipo di mucosa rivestente. La parte più popolata da microorganismi del sistema digerente è rappresentata dall’intestino; tali sono le funzioni condotte dalla flora batterica intestinale, da indurre gli scienziati a battezzare l’intestino ‘’il secondo cervello’’.

Le funzioni del microbiota sono molteplici e multidirezionali:

  • -funzione di nutrizione – energetica, per:

-produzione di acidi grassi a catena corta, come l’acido butirrico, propionico, acetico, in seguito alla fermentazione della fibra alimentare ed amidi resistenti (non digeribili altrimenti); questi acidi esplicano molteplici azioni: energetica primaria per gli enterociti; antiinfiammatoria; antitumorale (Milani ed.a, 2016)

-produzione di elaborati quali aminoacidi (arginina, glutammina, cisteina), vitamine (vitamina B12, vitamina K);

-interazione con il metabolismo del colesterolo tramite le trasformazioni degli acidi biliari

  • -funzione di protezione contro agenti patogeni:

-potenziando la funzione di barriera della mucosa intestinale;

-secernendo agenti antimicrobici in grado di aggredire ceppi batterici estranei potenzialmente patogeni;

-occupando per colonizzazione i possibili siti di adesione alle pareti del tubo intestinale e impedendo così l’adesione dei patogeni.

  • -funzione di modulazione dei processi immunologici attivi, nel tessuto linfoide associato all’intestino

I numerosissimi studi scientifici hanno evidenziato come lo sviluppo di un microbiota sano e florido sin dalla nascita influenzi in maniera esponenziale la risposta immunitaria verso gli agenti aggressivi, sottolineando come

-la superficie della mucosa intestinale è la più ampia superficie del corpo umano, a contatto diretto con un immenso numero di microorganismi, sostanze eso- ed endogene, alimenti e loro residui ecc.

-le popolazioni batteriche simbionte hanno un rapporto diretto e dinamico con la mucosa intestinale ed i suoi meccanismi di difesa

-la presenza del tessuto linfoide (GALT) nell’intestino significa presenza massiccia di linfociti T, linfociti B, plasmacellule e cellule dendritiche, e l’azione del microbiota è quella di regolare l’equilibrio tra questi tipi di cellule, e viceversa (ad esempio, le plasmacellule attivate dalle cellule dendritiche secretano immunoglobuline IgA con ruolo attivo nel controllo della crescita batterica)

-lo squilibrio del microbiota (ovvero la disbiosi intestinale) induce una riduzione della capacità di risposta immunologica e un aumento della reazione pro-infiammatoria; ciò si evince dalla continua crescita di numero delle malattie infiammatorie croniche o su base autoimmune, soprattutto nei paesi occidentali dove lo stile di vita e di alimentazione hanno portato a una regressione della diversità microbica, ovvero della composizione qualitativo-quantitativa, del microbiota.

Il microbiota intestinale interagisce in modo attivo e dinamico con il sistema immunitario, sia innato che adattativo, giocando un ruolo cruciale nel garantire la loro funzionalità ottimale. Le azioni inter-dipendenti tra la microflora intestinale e il sistema immunitario rappresentato sulla superficie mucosale dell’intestino garantiscono lo stato di salute e di equilibrio dell’ecosistema intestinale.

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Fonti