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12 Aprile 2018

Drssa Afrodita Alexe

Con il termine ‘’ossigenoterapia’’ viene definita la somministrazione di ossigeno come terapia coadiuvante nei pazienti affetti da insufficienza respiratoria acuta o cronica. L’ossigeno viene prodotto e fornito come gas medicinale, essendo un farmaco a tutti gli effetti (DLvo 219/06) la cui dispensazione è regolamentata come per tutti gli altri farmaci.

Saturimetri: cosa sono e come si usano

Nel sangue, l’ossigeno si lega alla emoglobina in alta percentuale (più di 97%), una piccola quantità (meno di 3%) rimanendovi disciolto in stato libero.

La saturazione in O2 dell’emoglobina (SPO2) nel sangue arterioso viene misurata con il saturimetro (detto anche ossimetro o pulsossimetro), un apparecchio di piccole dimensioni collegato al paziente tramite una probe digitale;

Azienda friulana dona un saturimetro ai suoi clienti, Udine, 17 dicembre  2020

di uso intuitivo e facile, i saturimetri effettuano rilevazioni, a sequenza oppure continuate, della saturazione in O2 dell’emoglobina in concomitanza alla frequenza cardiaca, in tal modo essendo possibile avere aggiornamenti in tempo reale riguardo alle modifiche delle condizioni base del paziente (in riposo diurno o notturno, o sotto sforzo fisico di bassa/media/alta entità), per valutare al meglio la sua funzionalità respiratoria generale.

Correlata alla SPO2, la pressione parziale di O2 nel sangue arterioso (PAO2) rappresenta la quantità di ossigeno fisicamente disciolta nel sangue ed è rilevabile con esame emogasanalitico, effettuato con prelievo di sangue dall’arteria radiale del polso e che indica anche la quantità di CO2 presente nel sangue.

I valori normali della saturimetria sono compresi tra 97 e 100; sotto la soglia del 97 si ha uno stato di ipossia di vari gradi (sotto 85 si arriva a forte rischio di arresto cardiaco).

Di solito la saturimetria viene effettuata, insieme alla spirometria, durante le visite di controllo clinico:

  •  per la valutazione della funzione respiratoria, nei casi di disturbi dell’apparato respiratorio (asma allergica e non, BPCO, bronchiti e polmoniti, enfisema, tumori del polmone e della pleura);
  • nei fumatori;
  • nella sindrome dell’apnea nel sonno e russamento;
  • nella valutazione del danno respiratorio funzionale indotto da agenti nocivi esterni, lavorativi e/o ambientali;
  • per il monitoraggio dei pazienti con insufficienza respiratoria in terapia domiciliare con ossigeno a lungo termine oppure in ossigenoterapia temporanea.

L’ossigenoterapia viene indicata nei casi in cui vi è presente una riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue; si rende necessaria per aumentare l’ossigenazione nei tessuti, ridurre lo sforzo respiratorio e cardiaco, migliorare la qualità di vita e aumentare la sopravvivenza.

La somministrazione domiciliare di ossigeno ha scopo di migliorare l’apporto di ossigeno ai tessuti, ridurre la fatica nel lavoro ventilatorio del polmone e ridurre i rischi d’insorgenza di varie complicanze cardio-polmonari (cuore polmonare, patologie circolatorie periferiche ecc); ha carattere temporaneo in caso di attacco acuto di asma, riacutizzazioni di BPCO, insufficienza cardiaca acuta, riabilitazione post-infarto; ha invece carattere permanente in caso di:

  • -stato di BPCO con PAO2<55mmHg non modificabile altrimenti, in pazienti clinicamente stabili
  • -stato di BPCO con PAO2 55-60mmHg in presenza di altri segni clinici (dispnea/apnea notturna, edemi, ipertensione polmonare)
  • -fibrosi cistica, patologie neuromuscolari o scheletriche, neoplasie terminali (stati in cui è presente dispnea grave); scompenso cardiaco con PAO2< 55mmHg o con ipossiemia notturna (rilevabile con saturimetro).

Per l’ossigenoterapia domiciliare a breve termine sono utilizzate le bombole, contenenti ossigeno gassoso sotto alta pressione, di varie capacità e dotate di valvole di regolazione del flusso. Dato il loro peso e i rischi che la loro gestione comporta, è consigliato l’ancoraggio a muro tramite una catena; è vietato lubrificare le parti componenti della bombola (valvole ecc) e per combattere la secchezza indotta delle mucose e della pelle è fortemente consigliato l’uso solo delle paste all’acqua. Il medico può prescrivere su ricetta specifica SSN l'erogazione delle bombole di ossigeno, che possono essere quindi ordinate anche in farmacia territoriale tramite canali specializzati (con operatore qualificato).

Per la terapia a domicilio a lungo termine, si utilizzano i concentratori di ossigeno, apparecchi collegati alla rete elettrica della casa che aumentano l’afflusso di ossigeno puro dall’aria ambiente, trattenendo gli altri gas (soprattutto l’azoto); il paziente assume l’ossigeno tramite cannule nasali, maschere o cateteri trans-tracheali. Un altro tipo di apparecchi erogatori di ossigeno è il contenitore di ossigeno liquido, che consiste in una unità base in cui è conservato O2 liquido e una unità portatile ricaricabile dalla base e in grado di fornire O2 gassoso a flussi indicati in terapia, sistema che permette alla persona di svolgere le sue attività quotidiane in autonomia. Questi tipi di apparecchi sono ordinabili su richiesta specifica da parte del medico specialista, in seguito ad esecuzione di analisi specifiche (emogasanalisi, test  ergospirometrico ecc), con erogazione del servizio tramite canale specializzato.

La reazione avversa più comune è la secchezza delle mucose e della cute, causata dal flusso continuo del gas, a cui si aggiunge il rischio di comparsa delle ulcere da decubito in seguito a contatto prolungato con i dispositivi adiacenti (la maschera o le cannule nasali, gli ‘’occhialini’’). È consigliato l’uso dell’umidificatore (gorgogliatore), in questa maniera riducendosi la possibilità che l’uso continuato dell’ossigeno possa asciugare eccessivamente le mucose nasali e orale con conseguente irritazione.

Come farmaco, l’ossigeno è soggetto a prescrizione medica, alla quale il medico allegherà tutte le informazioni riguardanti il flusso d’ossigeno da erogare e la durata complessiva della cura. In farmacia si possono richiedere ed acquistare vari dispositivi coadiuvanti alla ossigenoterapia (gorgogliatori, maschere, cannule ecc) ed anche i saturimetri, disponibili in vari modelli; ed effettuare esami ed indagini d’aiuto nel monitoraggio dei parametri vitali: la farmacia Pelizzo proporrà ai suoi utenti, in esclusiva nel mese di maggio 2018, l’indagine spirometrica, utilizzata per la valutazione della funzione respiratoria di base.

Come sempre, la farmacia Pelizzo mette a disposizione il reparto Prevenzione ed analisi, per fare gli esami del sangue ad Udine, con orario continuato da lunedì alla domenica inclusa. Nel reparto Elettromedicale, la farmacia Pelizzo mette a disposizione degli utenti una vasta gamma di apparecchi elettromedicali per l'automisurazione, quali

  • saturimetri
  • termometri
  • misuratori di pressione 
  • apparecchi per aerosolterapia

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