0432 282891
05 Novembre 2018

Drssa Afrodita Alexe

Parlando di fattori estrinseci che influenzano la funzione della tiroide, lo stile di vita e l’alimentazione vi giocano un ruolo fondamentale: lo stress può condurre su tutt’e due i pathern della disfunzionalità tiroidea, così come le scelte nell’alimentazione, con tutte le conseguenze (infiammazione cronica intestinale da accumulo, sindrome da leaky gut, induzione/inibizione diretta e indotta di sintesi e rilascio di TRH, TSH, T3 e T4).

Monitorare la funzione tiroidea a livello generale e non solo tenendo conto della comparsa dei sintomi, permetterà di agire con una vera prevenzione naturale, per la protezione attiva degli organi e sistemi a rischio: si pensi all’integrazione ciclica di antiossidanti nelle persone soggette a rischio cardio-vascolare, respiratorio, infiammatorio, soprattutto in particolari periodi della vita (pubertà, menopausa, senescenza).

La cura preliminare e la prevenzione delle disfunzionalità tiroidee subcliniche si basano su percorsi complementari quali la terapia dello stress, del deficit di base (di minerali, di tirosina e precursori), dell’infiammazione generale e a livello dei tessuti ed organi.

Per combattere efficacemente lo stress, si può rincorrere a rimedi naturali come gli estratti di erbe ad azione adattogena: il loro effetto si esplica per la stimolazione del sistema neuroendocrino, tramite diverse vie metaboliche (a livello di ipofisi, tiroide, paratiroidi, surrenali, pancreas, sistema immunitario), migliorandone la funzionalità e aiutando a mantenere l’omeostasi dell’organismo. Gli adattogeni aumentano la produzione energetica a livello cellulare, migliorano le funzioni cerebrali, la risposta immunitaria, la funzione epatica di eliminazione delle tossine; sono privi di effetti collaterali se assunti in maniera idonea e nelle dosi e forme indicate. Il Dong Quai (Angelica sinensis; l’angelica cinese, ginseng femminile) è una pianta medicinale che viene utilizzata da millenni per curare i sintomi dei disturbi femminili (dismenorrea/amenorrea, sindrome premestruale, disturbi della menopausa, dolore pelvico), come sedativo-antistress, come detossinante epatico; troverebbe utilità in terapia alternativa dello stress in ipotiroidismo, così come la Schisandra (Schisandra chinensis), il Tè verde (Camelia sinensis), il Ginseng coreano (Panax, Eleuterococco), la Rodiola (Rhodiola rosea).

Il deficit organico di iodio, alla base dello sviluppo d’ipotiroidismo, è contrassegnato dalla comparsa di sintomi quali affaticamento, aumento di peso, ingrossamento tiroideo, depressione; l’apporto di iodio avviene dal sale iodato e da cibi ricchi come latte, yogurt, mozzarella, frutti di mare, uova, alghe, fragole. Tra questi, l’alga Kelp norvegese vi è la più ricca e rappresenta il miglior e più sicuro apporto di iodio nei casi in cui si rende necessaria l’integrazione.

Tra i minerali che giocano un ruolo essenziale per la funzione tiroidea si sottolinea il selenio, che ha un effetto generale antiossidante e di protezione sulle cellule; rappresenta un elemento chiave nella struttura di enzimi perossidasi, a livello del tireocita e non solo (sistema immunitario, sistema cardio-vascolare). L’ integrazione con selenio sarebbe consigliata nelle tiroiditi autoimmuni (la tiroidite di Hashimoto) ed anche come supporto per la terapia con levotiroxina. Oltre allo iodio ed al selenio, molti altri minerali influenzano la funzione tiroidea, tra cui ferro, calcio, rame, zinco, potassio, fluoro; motivo per cui l’integrazione minerale dovrebbe essere fatta in modo personalizzato, seguendo gli indicatori rilasciati dalla valutazione dei minerali nei tessuti (analisi del bulbo capillifero, dosaggio ematico e/o urinario per minerali).

La soia, per la ricchezza in estrogeni, potrebbe risultare utile per prevenire l’esoftalmo (correlato all’ipertiroidismo), in modo particolare nel periodo della menopausa; l’effetto si esplicherebbe per l’azione inibitoria dei suoi attivi fitoestrogeni sul rilascio di TSH a livello dell’ipofisi. Secondo alcuni autori, la aloe vera, pianta ricca in antrachinoni, esercita un ruolo importante nel controllo dei livelli di T3 e T4, inoltre esplica un effetto antiinfiammatorio diretto, utile per migliorare i sintomi dell’infiammazione nei casi di tiroiditi autoimmuni.

Ridurre l’infiammazione cronica tissutale può essere d’aiuto in termini di ripristino della permeabilità ed assorbimento intestinale, così come di miglioramento della funzione epatica, di eliminazione delle tossine; tra le erbe medicinali con proprietà depurative detossinanti si trovano il cardo mariano (Silybum marianum), l’ortica (Ortica dioica), il cetriolo, la spirea (Filipendula ulmaria).

Nella valutazione complessiva della funzione tiroidea si devono controllare i valori del colesterolo (il cui innalzamento è una delle manifestazioni più frequenti d’ipotiroidismo, per rallentamento dei processi chimici mitocondriali) e della glicemia (valori alti di glicemia sono correlati all’iperfunzione tiroidea, così come l’ipofunzione tiroidea favorisce il calo glicemico).

Per fare le analisi del sangue ad Udine, la farmacia Pelizzo pone a disposizione degli utenti il reparto Prevenzione ed analisi, 7 giorni su 7 con orario continuato, sia per eseguire gli esami del sangue di prima istanza ad esito immediato (colesterolo, glicemia, acido urico..), sia per effettuare analisi specifiche più complesse (funzione tiroidea, funzione renale, free-PSA, beta-HCG ecc.), collaborando con laboratori di analisi certificati e validati a livello nazionale.