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11 Novembre 2019

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Dr.ssa Afrodita Alexe

Dallo scorso 4 novembre, è partito il Progetto SFI sulla Fibrillazione atriale, in collaborazione con la FederFarma ed al quale ha aderito anche la nostra farmacia. Nella news pubblicata on-line su FederFarma Channel, seguiamo il presidente SFI presentando e spiegando in dettaglio il tema, le procedure e il significato del progetto, in termini di benefici e vantaggi per i cittadini:

https://www.youtube.com/watch?v=mwtEOPlBUIA

In pratica, il progetto consta in :

-presa in carico del paziente che segue la terapia farmacologica con uno dei 4 farmaci tra apixaban (Eliquis), dabigatran etexilate (Pradaxa), edoxaban (Lixiana), rivaroxaban (Xarelto): tramite adesione alla piattaforma dedicata e compilazione di un modulo con indicazioni specifiche e dettagliate

-monitoraggio del grado di adesione alla terapia, di base nell'arco di 1-3-6 mesi, oppure a sequenza personalizzata concordata con il paziente

Valutare l'adesione alla terapia farmacologica include non solo seguire scrupolosamente la posologia del farmaco soggetto al monitoraggio (dose e modo di somministrazione) ma anche :

-le eventuali reazioni avverse ed effetti negativi che possono essere imputati al farmaco stesso

-le interazioni con altri farmaci nel caso di polifarmacoterapia (per patologie correlate come malattie cardiovascolari, diabete, ipo-ipertiroidismo, malattie metaboliche ecc)

-le interazioni con gli integratori alimentari e nutrizionali, che molto spesso vengono sottovalutate

-l'influenza dell'alimentazione, dello stile di vita e delle abitudini che possono influire negativamente (fumo, abuso di bevande alcoliche, sedentarietà)

I vantaggi ed i benefici per le persone che aderiranno al progetto sono chiari ed immediati: il miglioramento del grado di aderenza alla terapia è espresso in termini di migliorie nell'effetto terapeutico del farmaco, con minor impatto negativo possibile su tutti gli altri parametri, nell'ottica di ridurre al massimo il rischio di insorgenza di episodi acuti della malattia in atto e/o insorgenza di patologie correlate (parlando sempre di fibrillazione atriale, il rischio maggiore è quello di andare incontro ad un pisodio di ictus).

articoli correlati:

Ictus da fibrillazione atriale: cos'è e come prevenirlo Parte I   Ott2019

Ictus da fibrillazione atriale: cosìè e come prevenirlo Parte II  Ott2019

fonte essenziale:

*WHO: Cerebrovascular Disorders (Offset Publications), Geneva, WHO, 1978, ISBN 92-4-170043-2, OCLC 4757533