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22 Gennaio 2018

Come si sa, con il termine ‘’pressione arteriosa’’ si indica la pressione che il cuore esercita per pompare il sangue verso i tessuti e gli organi e rappresenta uno degli indicatori fondamentali dello stato di salute fisiologico. Nel misurare la pressione arteriosa si valutano 2 parametri:

-la pressione arteriosa sistolica, ovvero la forza con cui il cuore si contrae pompando il sangue nelle arterie

-la pressione arteriosa diastolica, ovvero il valore della pressione del sangue nel cuore durante la diastole (il periodo tra 2 contrazioni del muscolo cardiaco, quando il cuore si rilassa e si riempie di sangue).

I valori pressori considerati normali sono 120-130mmHg/70-80mmHg; valori pressori inferiori generalmente non sono considerati segni patologici; al contrario, valori pressori superiori ai limiti, risultati in seguito a misurazioni effettuate in regime standard, indicano uno stato di ipertensione arteriosa, patologia asintomatica dal percorso graduale che di solito viene valutata nell’ambito di un quadro clinico più complesso. L’ipertensione arteriosa fa parte (insieme al diabete, dislipidemie primarie e secondarie, obesità, fumo, sedentarismo), dal quadro dei fattori di rischio cardiovascolare modificabili, cioè che si possono migliorare attuando modifiche positive nello stile di vita, riguardo a: -alimentazione; -controllo del peso; -fumo e uso di alcol; -attività fisica.

I fattori di rischio cardiovascolare non modificabili sono l’età (le persone anziane vi sono più predisposte); il sesso (i maschi sono più a rischio delle donne); la familiarità (esistenza nel quadro familiare di patologie ed eventi cardiovascolari importanti quali ipertensione essenziale, malattia cardiaca, ictus, infarto).

Nella prevenzione delle malattie cardio-cerebro-vascolari si usa comunemente la valutazione del rischio cardiovascolare globale assoluto che non è una semplice somma dei singoli fattori di rischio individuati, ma rappresenta un algoritmo generato dall’elaborazione di dati rilevati in seguito a studi multiplex, condotti su popolazioni scelte in base a criteri specifici e monitorate nel tempo. Nel 1998 nasce il Progetto Cuore-epidemiologia e prevenzione delle malattie ischemiche del cuore-, coordinato da ISS e basato sulla collaborazione di 4 gruppi di ricerca scientifica, di cui uno degli obiettivi è ‘’valutare il rischio cardiovascolare nella popolazione italiana e realizzare strumenti di valutazione del rischio applicabili facilmente nella pratica medica quotidiana’’; obiettivo raggiunto con la creazione di una vasta banca dati nazionale (CuoreData) e la realizzazione della Carta del rischio cardiovascolare (Carta CV) e l’algoritmo di calcolo del Punteggio individuale.

La Carta del rischio CV, sempre a disposizione del medico curante in forma cartacea e/o digitale, considera i fattori di rischio seguenti:

-età, espressa in decenni, dai 40 ai 69 anni; genere, suddiviso in maschio e femmina

-diabete sì/no (persona diabetica è considerata la persona con glicemia a digiuno superiore a 126mg/dL e/o in terapia ipoglicemizzante e/o con storico familiare); suddiviso in 2 categorie

-fumo sì/no

-pressione arteriosa sistolica, PAS, valore rappresentato dalla media di almeno 2 misurazioni consecutive in condizioni fisiologiche ideali e suddiviso in 4 categorie; per valori PAS>200mmHg o PAS<90mmHg non è possibile utilizzare la Carta

-colesterolemia, con valori compresi tra 130mg/dL e 320mg/dL e suddiviso in 5 sottogruppi; per valori superiori o inferiori ai limiti stabiliti non è possibile utilizzare la Carta.

Il calcolo del Punteggio individuale invece aggiunge 2 parametri da considerare, rispetto alla Carta, che sono HDL-colesterolemia e Il trattamento farmacologico anti-ipertensivo in atto; è applicato alle fasce d’età tra 35 e 69 anni e permette la valutazione più precisa e personalizzata; non può essere utilizzato in gravidanza e per valori estremi del colesterolo, glicemia e pressione arteriosa sistolica.

Il calcolo del rischio CV attraverso le apposite Carte o il Punteggio va richiesto ed eseguito in ambulatorio dal medico specialista o dal medico curante; con l’avvio del servizio autoanalisi nelle farmacie, è possibile richiedere il calcolo del rischio CV anche in farmacia, con esito da sottoporre all’attenzione del proprio medico. Confermandosi farmacia di turno della città, la farmacia Pelizzo mette a disposizione degli utenti il servizio esami del sangue a Udine di prima istanza, eseguibili 7 giorni su 7 con esito immediato; può essere calcolato su richiesta il Punteggio individuale di rischio cardiovascolare, utilizzando gli algoritmi rintracciabili sul sito ISS o MS.