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06 Giugno 2023

Drssa Afrodita Alexe

La Biotina: definizione e generalità

Con il nome di biotina si definisce una sostanza inserita nel gruppo delle vitamine B: essenziale per la salute del nostro corpo, esplica le sue funzioni nel metabolismo del glucosio, degli acidi grassi e di alcuni amminoacidi; nel corretto funzionamento cellulare; nel benessere dell’apparato cutaneo e suoi annessi (in particolare lo sviluppo delle aree a rapida crescita, come i capelli e le unghie).

Quali sono i vari nomi della biotina?

La biotina è anche conosciuta con altri nomi:

  • vitamina B8 nella nomenclatura francese
  • vitamina H (in passato, vitamina I) nella nomenclatura tedesca
  • vitamina B7 nella nomenclatura anglosassone

In Italia, la biotina (unico nome, secondo IUPAC) è conosciuta come vitamina B8 per non confonderla con l’inositolo (o mio-inositolo), denominato vitamina B7.

La biotina è una sostanza solubile in acqua e stabile al trattamento termico moderato ma sensibile all’azione dei raggi UV e dell’ossigeno e altri ossidanti; la molecola presenta varie isoforme di cui solo l’isomero destrogiro ha attività vitaminica.

Il perché dei vari nomi della biotina ha la spiegazione nelle ricerche scientifiche che nel passato hanno condotto alla sua scoperta, ricerche svolte nello stesso arco temporale da più studiosi.

Agli inizi del ’900 viene scoperta ed indagata la ‘’malattia dell’albume d’uovo crudo’’, che comporta una serie di disturbi neuromuscolari e lesioni cutanee estese; disturbi trattati e rapidamente risolti con una dieta ricca di lieviti, fegato e carni ed altri alimenti scelti.

Più tardi i ricercatori ipotizzano e poi identificano la sostanza ricavata dalle fonti alimentari utilizzate per la correzione dietetica, dandole vari nomi: vitamina H (dalla parola tedesca haut – pelle); fattore di protezione X; bios II b; coenzima R; infine biotina (isolata in laboratorio in forma cristallizzata, dal tuorlo d’uovo, nel 1931).

Negli anni successivi tutti i nomi di questa sostanza vengono raggruppati sotto quello di biotina, conservando comunque anche la denominazione di vitamina B8 per ulteriori delucidazioni in merito alla sua azione di cofattore enzimatico e similarità d’azione con il gruppo delle vitamine B; inoltre si chiarisce l’eziologia della ‘’malattia d’albume d’uovo crudo’’: non è una malattia carenziale ma la sua causa è legata alla presenza nell’albume di una sostanza – avidina – che legandosi alla biotina ve ne impedisce l’assorbimento inibendo quindi le reazioni enzimatiche alle quali essa partecipa normalmente.

Il metabolismo e gli effetti della biotina nel corpo umano

Nel nostro corpo, la biotina proviene da 2 fonti: dall’introduzione con gli alimenti e dalla sintesi da parte del microbiota (flora batterica) intestinale (come anche per le vitamine B2, B5, B9, B12, K…).

La biotina viene assorbita dal lume intestinale prevalentemente in forma legata e distribuita in tutti i tessuti ed organi del nostro corpo.

All’interno delle cellule la biotina viene trasformata tramite reazioni enzimatiche nella sua forma attiva, per svolgere i suoi ruoli come coenzima delle carbossilasi, complessi enzimatici di grande importanza metabolica, che incorporano il CO2 nei diversi substrati per partecipare alla sintesi e utilizzo cellulare del glucosio, degli acidi grassi, del colesterolo, della vitamina D, di acetil-CoA, nelle reazioni di ossidoriduzione e respirazione cellulare e molto altro.

In quali alimenti è presente la biotina? Le fonti alimentari più ricche

La biotina (vitamina B8) si trova in piccole quantità nella maggior parte dei tessuti animali e vegetali; un’alimentazione variata e bilanciata ne assicura un introito ottimale.

Le fonti alimentari più ricche in vitamina B8 (biotina) sono il lievito di birra, i semi oleosi, le frattaglie (fegato e fegatini), i funghi, il pane integrale, i legumi, le uova, latte e formaggi; in quantità modeste anche nelle verdure (bietole, pomodori, carote) e frutti rossi (fragole, lamponi).

Una fonte ricca di biotina è la pappa reale: considerato un alimento nobile, ricchissimo in vitamine e minerali, aminoacidi e grassi essenziali, antiossidanti e cellulo-protettivi, viene indicato come supporto vitaminico-energetico e di ripresa in tutte le condizioni di stress cellulare, debolezza e convalescenze, nei bambini come negli adulti.

Carenza di biotina: quali sono i segni e sintomi?

È difficile rincorrere in una vera carenza di biotina; essa può essere dovuta ad un’anomalia genetica congenita, a malattie da assorbimento o particolari condizioni fisio-patologiche e si manifesta con:

  • astenia e stanchezza cronica, debolezza fisica
  • insonnia, ansia e depressione, inappetenza
  • lesioni cutanee (dermatite con arrossamento cutaneo e desquamazione, localizzata o generalizzata; diradamento dei capelli, ciglia e sopracciglia, fragilità/frattura delle unghie)
  • lesioni delle mucose (afte, infiammazioni del cavo orale, congiuntivite)
  • segni e sintomi digestivi (nausea, vomito, steatosi epatica)
  • dolori muscolari, crampi alle gambe, formicolii periferici
  • acidosi metabolica (nelle forme severe)

La concentrazione plasmatica della biotina può diminuire

  • con l’assunzione di alcuni farmaci (anticonvulsivanti, antiepilettici, antibiotici ed antimicotici a largo spettro); con l’abuso di alcol;
  • nelle condizioni infiammatorie croniche dell’intestino (celiachia; malattia di Crohn; sindrome IBS; sindrome del leaky gut)
  • in gravidanza ed allattamento, probabilmente per aumentato fabbisogno del bambino (alla nascita, il bimbo presenta biotinemia più alta della madre);
  • negli sportivi di alta performance, presumibilmente per il grande dispendio energetico e l’accelerazione della sintesi proteica.

Il fabbisogno giornaliero di biotina: quali sono le dosi consigliate?

Le dosi giornaliere consigliate di biotina variano da 10 a 150 mcg, con fabbisogno medio stimato 15-50mcg al giorno.

 Nei farmaci per la cura di miastenia gravis, sclerosi multipla, alterazioni neuro-muscolari, patologie cutanee croniche il dosaggio può arrivare fino a 20mg per unità posologica (come Biodermatin con 20mg per bustina granulare).

Biotina e analisi di laboratorio: quali sono le avvertenze?

Sono stati segnalati casi di interferenza della biotina con alcuni test di laboratorio, con risultati alterati alti o bassi (in relazione alla metodica utilizzata nei test), per:

  • troponina (marker biochimico nella diagnosi di infarto)
  • T3, T4, TSH, PTH, tireoglobulina - funzione tiroidea
  • cortisolo
  • vitamina D
  • ormoni estrogeni/progestinici
  • alcuni marcatori tumorali

Si rende quindi necessario chiedere ai pazienti se assumono biotina ed in quali dosaggi prima di effettuare indagini di laboratorio (ed eventualmente sospenderne l’assunzione almeno 2 giorni prima delle analisi).

Le indicazioni della biotina (vitamina B8): quando e perché assumerla?

La biotina (vitamina B8) è essenziale per il rinnovamento delle cellule della pelle, capelli e unghie; fa parte delle formulazioni di prodotti per uso topico (shampoo, balsami, lozioni e creme) indicati nella cura di dermatiti e dermatosi, acne, crosta lattea ed eritema del pannolino nei lattanti, caduta dei capelli stagionale o alopecia.

La vitamina B8 (biotina) fa anche parte delle formulazioni di vari integratori alimentari e nutrizionali come monocomponente o insieme alle altre vitamine B, vitamina C, A, E, acidi grassi polinsaturi Omega3, fattori di protezione cellulare ed antiossidanti.

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Fonti essenziali

  • msd.manuals
  • iss-salute.gov
  • ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4757853/